Si moltiplicano le iniziative promosse dalle diocesi italiane con l’obiettivo di recuperare, in particolare fra i giovani, il vero significato della festa di Ognissanti. Quest’anno, quindi, niente streghe, zombies, scheletri e zucche intagliate: la notte fra il 31 ottobre e il primo novembre sarà per giovani e adolescenti la “Notte dei Santi”.
A Milano, tra le 18.30 e le 21.30 di sabato, spostandosi tra nove differenti punti individuati lungo le vie del centro storico, numerosi ragazzi animeranno rappresentazioni della vita e le opere di un santo. Chi assisterà — spiega don Samuele Marelli, responsabile del Servizio per i ragazzi, gli adolescenti e l’oratorio dell’arcidiocesi di Milano — potrà conoscere così alcuni santi «più da vicino», li potrà «incontrare» in mezzo alla strada, nelle vie piene di turisti e gente che fa shopping, «per ricevere da loro la spinta a fare della santità un obiettivo possibile e quotidiano». Il percorso proseguirà poi in direzione del duomo, tra le statue dei santi che adornano le colonne, messe in risalto dall’illuminazione della cattedrale milanese.
I partecipanti saranno invitati a confessarsi e compiere un gesto di carità a cominciare dal versare un contributo per la raccolta fondi a favore dei senza tetto. «L’itinerario dentro il Duomo, sempre vissuto in gruppo con gli educatori — prosegue don Marelli — ci permetterà di comprendere che cosa significa abitare la Chiesa, quali siano i doni di grazia che abbiamo ricevuto con il Battesimo e nel nostro incontro con il Signore e come la nostra vita sia già proiettata verso il cielo, là dove svetta la Madonnina, quasi ad indicarci la direzione».
Lanciata sul sito internet della diocesi www.chiesadimilano.it, la “Notte dei Santi” ha già ottenuto un grande successo, totalizzando ben 2.400 iscritti. Nel Veronese, le iniziative che puntano a recuperare il senso autentico della festa di Ognissanti sono invece state avviate già da alcuni anni. I ragazzi festeggiano, al posto di Halloween, “Holyween”: «Si tratta — spiega don Andrea Brugnoli, parroco nel sud di Verona, dove è nata l’iniziativa, lanciata attraverso il web — di appendere sulla porta del condominio, o su una finestra di casa, il volto di un santo».
Con la semplice idea di tappezzare le città di volti pieni di luce e di bellezza, il “passa parola” si è subito messo in moto, utilizzando il potere comunicativo dei social network e di internet in generale. Molte scuole hanno visto in “Holyween” l’occasione per recuperare le antiche tradizioni della cultura contadina riguardo ai santi; gli oratori si sono attivati a mascherare i bambini da eroi della fede ed è nata persino una bonaria classifica del Santo preferito per quanto riguarda le affissioni. Per il prossimo 31 ottobre, nella chiesa di san Zeno alla Zai (Verona) è stata organizzata una serata “con i santi” e un concerto musicale.
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