Il governo di Hong Kong “metta la sicurezza personale dei cittadini al primo posto”, limitando l’uso della forza e sforzandosi di ascoltare i giovani. È il desiderio espresso dal vescovo del Territorio, card. John Tong Hon, in un “appello urgente” diffuso questa mattina dopo gli scontri violenti dei giorni scorsi e di ieri nel centro della città.
Pur avendo sempre invitato alla calma e al dialogo, la Chiesa cattolica di Hong Kong è compatta nel sostenere le richieste di democrazia della popolazione. Nel luglio del 2013, la diocesi ha pubblicato un lungo documento in cui chiede il suffragio universale per le elezioni del capo dell’esecutivo previste per il 2017. Se questo non sarà concesso da Pechino “sarà legittimo ricorrere alla disobbedienza civile”.
Fra le figure pubbliche più impegnate a sostenere le richieste del movimento democratico Occupy Central vi è il vescovo emerito, card. Joseph Zen Ze-kiun. Dopo aver marciato per invitare la popolazione a partecipare al referendum sulla democrazia e pronunciato diversi discorsi pubblici a favore del sistema “un uomo, un voto”, il presule è oggi proprio nel cuore del distretto finanziario di Hong Kong insieme ai manifestanti. Qui, insieme a un gruppo di cattolici, ha tenuto un momento di preghiera. Di seguito il testo completo dell’appello del card. Tong:
Facendo riferimento agli eventi spiacevoli avvenuti a Central, Admiralty e Wanchai negli ultimi giorni, vorrei sinceramente invitare il governo della Regione amministrativa speciale di Hong Kong a mettere la sicurezza personale dei cittadini al primo posto nella lista delle proprie preoccupazioni, esercitando moderazione nell’uso della forza e cercando di ascoltare la voce delle giovani generazioni e dei cittadini di tutti i ceti sociali.
È anche mio sincero desiderio che tutti coloro che stanno cercando di esprimere le proprie obiezioni e rimostranze siano persistenti nel mantenere la calma. Dove c’è la volontà, c’è una strada.
Come cristiani, crediamo che avendo Dio come suo Creatore, il nostro mondo può sempre offrirci una speranza. Pertanto, vorrei chiedere a tutti i cristiani di continuare a pregare per la riconciliazione delle parti in conflitto a Hong Kong, e per la pace e il benessere della nostra Comunità.
Card. John Tong Hon
A cura di Redazione Papaboys fonte: Asianews
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