La notizia positiva è che ora la tempesta perderà di nuovo di intensità, trasformandosi in una depressione tropicale, più debole e meno devastante. Ma ciò non toglie che Houston sia in grave difficoltà, con gli esperti che già parlano del disastro naturale più costoso della storia americana, per non parlare del prezzo pagato in vite strappate.
È in particolare il comparto petrolifero in difficoltà, con gli impianti che trainano l’economia statale fermi da giorni. E a questo si aggiungono le esplosioni che a metà mattina si sono avvertite negli impianti chimici della Arkema, che producono ammoniaca a Crosby e da cui si levano ora alte colonne di fumo nero.
Immagini drammatiche, per un possibile disastro annunciato.
“I perossidi organici usati nella produzione si stanno scaldando”, aveva detto al Texas Tribune Rich Rowe, presidente e Ceo della società, chiarendo che con gli impianti sommersi dall’acqua, le esplosioni erano tutto fuorché scongiurate.
Fonte ilgiornale.it/