Ci sono migliaia di post contro Bibbiano sulle bacheche di tanti di loro (tutti STRUMENTALIZZATI POLITICAMENTE, VERGOGNA!) e non ho visto un post di preghiera e solidarietà per LA STRAGE DI INNOCENTI IN MEZZO AL MARE di queste ore.
Sia evidente che ciò che è accaduto a Bibbiano (e secondo il sottoscritto è solo la punta dell’iceberg) è una situazione di una gravità assoluta, morale, sociale e politica, frutto di ideologia distorta e potere sociale usato in maniera diabolica. Ma i piccolini morti in mare fanno urlare il cuore di ognuno nella solita misura, abbandonati e affogati. E con i porti chiusi nella nostra nazione malata.
Era stato l’Mrcc di Roma – il centro di coordinamento dei soccorsi italiano – a “interessare le competenti autorità italiane per l’individuazione di un place of safety”, il porto sicuro più vicino in cui sbarcare i migranti. La comunicazione, la prima di questo genere, dopo tanti mesi in cui la Capitaneria di porto italiana si era rifiutata di gestire le emergenze della cosiddetta zona Sar libica, è arrivata alla Mare Jonio dopo che i volontari di Mediterranea avevano invocato “un segno di discontinuità” rispetto alle precedenti gestioni. La palla, questo il senso della comunicazione della Capitaneria, è quindi passata nelle mani del ministro dell’Interno uscente Matteo Salvini. Che ha risposto come si poteva attendere.
Questa mattina la Mare Jonio, la nave della piattaforma umanitaria italiana Mediterranea, aveva soccorso un gommone in avaria pieno di bambini sotto i dieci anni (molti anche di pochi mesi). “Siete arrivati appena in tempo. Il gommone stava per collassare, la scorsa notte ha cominciato a sgonfiarsi. Un’onda l’ha piegato, e molti di noi sono caduti in acqua. Sei di noi non sapevano nuotare e sono morti”, hanno detto i migranti.
Abbiamo perso la ragione? Io questo non lo so, ma sicuramente il nostro cuore è molto confuso! E questa confusione non ha che un ‘creatore’. Che è contro gli uomini. E ha le corna.
di Daniele Venturi
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