I frati cappuccini accanto ai malati di Covid-19
L’attività dei religiosi, non si ferma solo ai pazienti, ma anche agli operatori sanitari
(Fonte umbria24.it – M.T.)
GRAZIE – I frati francescani fra le corsie degli ospedali per stare vicino ai malati. Infatti, in un luogo di cura non si somministrano solo terapie per il corpo ma, per i credenti, ha grande valore, la cura dell’anima.
Ad esempio, i religiosi che operano nell’ospedale di Perugia, sono 4 frati cappuccini, nell’ordine, padre Luigi Napolitano, che è il superiore, Alessandro Cardella, Nazareno Romito e Salvatore Tanca.
Oltre alle visite alle strutture ospedaliere un frate si occupa anche di portare conforto, da qualche giorno, ai pazienti ricoverati, nell’ospedale da campo dell’esercito italiano.
L’attività dei religiosi, non si ferma solo ai pazienti, ma anche agli operatori sanitari, con i quali si intrattengono per dare un sostegno spirituale. Durante la degenza sia nel reparto Covid, che nella rianimazione, a turno, i frati hanno portato assistenza spirituale, anche al Cardinale Bassetti, pregando con lui e somministrandogli l’Eucarestia. Anche loro possono essere considerati operatori in prima linea perchè, durante questa fase emergenziale, non si sono tirati indietro, nel portare sostegno, ai malati di covid, indossando gli stessi presidi degli operatori sanitari.
Stando alle testimonianze di chi riceve le loro visite, ci si accorge, del valore di una vicinanza umana, purtroppo, a volte, soltanto nel momento del dolore e della solitudine.
Quando quella visita si fa medicina, restituisce senso alla sofferenza, speranza e fiducia nello scandire dei giorni. Lo sanno bene i frati che dividono un appartamento prossimo all’ospedale. Spesso sono destinatari di messaggi profondi a loro affidati dai malati, ma anche di sguardi e di gesti che arrivano nei momenti più autentici di tante esistenze, quando si compiono i bilanci nel profondo delle coscienze di ognuno.