Pubblicità
HomeNewsSancta SedesI grandi della Terra passino sotto la Porta Santa. Il sogno di...

I grandi della Terra passino sotto la Porta Santa. Il sogno di Papa Francesco e dei giovani

Un giovane dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, durante la tradizionale “Carovana della Pace” a Roma, ha portato un messaggio potente al cuore del mondo, accanto al Santo Padre: “Sarebbe un dono se i potenti del mondo passassero la Porta Santa, ripensando alle vittime della violenza, ai bambini soli e malati, alle famiglie segnate dalla guerra, e pensando alle lacrime di tante mamme e papà”. Un appello accorato per il silenzio delle armi, che Papa Francesco ha accolto con profonda attenzione.

Un sogno di pace condiviso

Il sogno espresso dai ragazzi è stato abbracciato dal Papa: i grandi della terra – presidenti, ministri e governanti – che si stringono la mano per attraversare insieme la Porta Santa del Giubileo, segno di misericordia e riconciliazione. Un gesto che, simbolicamente, inviterebbe il mondo intero a mettere da parte conflitti e divisioni per fare spazio alla pace.

“Far star zitte le armi”: queste semplici parole, lette dal giovane accanto al Papa dalla finestra del Palazzo Apostolico, hanno risuonato con forza nella piazza gremita di fedeli, suscitando un’intensa commozione. Francesco le ha fatte sue, ribadendo l’importanza di questo desiderio che nasce dai cuori più puri.

La Carovana della Pace

La giornata, organizzata dall’Azione Cattolica Ragazzi (ACR), ha coinvolto centinaia di giovani che, insieme a genitori, educatori e amici, hanno camminato per le strade di Roma, accompagnati dallo slogan “La Pace in azione!”. Dopo un momento di riflessione presso la Chiesa Nuova, con la celebrazione eucaristica presieduta da don Alfredo Tedesco, i ragazzi si sono diretti verso Piazza San Pietro per partecipare all’Angelus.

Ogni passo, ogni canto e ogni sorriso lungo il percorso raccontava una testimonianza di fede vissuta e di speranza: “Non si passa mai da soli la Porta Santa – hanno ricordato i ragazzi – ma mano nella mano, come amici, fratelli e sorelle”.

Un invito alla responsabilità globale

Il gesto della “Carovana della Pace” non è solo simbolico, ma un vero invito rivolto al mondo: la pace si costruisce con piccoli e grandi passi, partendo dal cuore di ciascuno e arrivando ai responsabili delle sorti dell’umanità. I ragazzi, con il loro entusiasmo, hanno mostrato che la pace è un cammino condiviso, che inizia dal basso ma punta a trasformare il mondo intero.

Papa Francesco, toccato dal loro messaggio, ha ribadito che la Porta Santa è un segno di grazia e di cambiamento: attraversarla insieme è il simbolo di una volontà di pace e di riconciliazione che deve animare ogni cristiano e ogni uomo di buona volontà.

Il valore di un sogno

Il sogno giubilare dei giovani – vedere i grandi della Terra uniti per un mondo senza guerre – non è solo un’utopia infantile, ma un richiamo profetico alla responsabilità comune. Come i ragazzi dell’ACR hanno dimostrato, la fede e la speranza possono essere forze potenti che scuotono le coscienze, richiamando alla mente le parole di Gesù: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Matteo 5,9).

Questa Carovana della Pace è stata molto più di un evento: è stata una preghiera vivente, un gesto profondo e concreto che ha portato una luce di speranza in un mondo spesso oscurato dai conflitti.

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome