I nostri martiri ci difendano… pregate per noi – queste sono le voci che giungono dal Belgio dopo l’attentato del mattino che ha causato decine di morti e che ha paralizzato la capitale dell’Unione Europea.
Per favore frate, preghi. Ci ammazzeranno come il bestiame. La gente finalmente apra gli occhi, perché sta vivendo in maniera indescrivibile. I nostri martiri del Perù ci proteggano… pregate per noi, non tutti sono cattivi, non tutti hanno abbandonato Dio – questi sono i primi riscontri della tragedia mattutina a Bruxelles arrivati ai francescani della provincia di Cracovia, che si stanno occupando della propagazione del culto dei martiri di Pariacoto, i beati Zibi Strzałkowski e Michele Tomaszek.
Coloro che nel lontano Perù hanno dato la vita come Gesù, come vittime dell’odio e della violenza, oggi stanno diventando patroni della preghiera per la pace in Europa. In Belgio nascono gruppi del Rosario, che hanno scelto come patroni della preghiera, dell’espiazione e dell’intercessione per la situazione in Europa, proprio questi martiri francescani, che hanno dimostrato con il sacrificio della loro vita, che l’amore è più forte di ogni odio.
Durante l’incontro avvenuto il 6 dicembre, il giorno dopo la loro beatificazione, abbiamo deciso di rafforzare la nostra preghiera del Rosario con l’intercessione di p. Michele e p. Zibi, che sono morti proprio per mano di terroristi. “Non so perché, ma quei due padri mi sono diventati di giorno in giorno particolarmente vicini”, confida Irene, membro di uno dei gruppi del Rosario in Belgio.
“Forse proprio questi ultimi drammatici eventi nel mondo, che ricordano i tempi del terrore che i missionari e i martiri francescani hanno vissuto agli inizi degli anni Novanta in Perù, mi hanno fatto sentire loro così vicini? Quando li guardo, capisco che non devo temere per la mia vita”, sottolinea una donna polacca.
“Vorrei chiedervi la preghiera per il Belgio e l’Europa. Tutti oggi partono per la missione nei paesi lontani, in America Latina, in Africa… Chi verrà però da noi, in Europa? Credetemi, è proprio l’Europa che ha bisogno della conversione. Abito da 17 anni in Belgio e sto piangendo ogni volta quando guardo la situazione di questo paese e di questo continente. Sto piangendo, vedendo in che modo vivono gli Europei, ma anche i miei connazionali, che sempre di più si stanno allontanando da Dio”, afferma Irene.
“Mi è stato detto tante volte che sono stupida, perché credo nella Risurrezione oppure nell’Immacolata Concezione di Maria. Mi dicevano tante volte che la Santissima Comunione è una stupidaggine, è solo un pezzo di pane… Non vi rendete conto, come è difficile far crescere i figli nel mondo pluriculturale e nel mondo della cosiddetta “libertà”. L’Europa occidentale da tempo ha rifiutato Dio, non bisogna perciò meravigliarsi dell’attuale dilagarsi di tutto questo odio”, sottolinea un partecipante del gruppo del Rosario.
“I Beati Michele e Zibi diventino per noi uno scudo che difende dal male, ci insegnino il coraggio nella professione della fede, ci aiutino a capire come diventare uomini di pace e di amore”, si auspica Irene.
“Credo che la loro beatificazione, avvenuta proprio in questi tempi così difficili, non sia casuale. Credo che il Signore ci stia donando questi nuovi beati perché ci aiutino a vincere il male con il bene, a portare l’amore lì dove regna l’odio e la pace dove sta regnando il caos”, crede fermamente Irene.
La testimonianza di questa credente assume una particolare dimensione alla luce degli eventi del 22 marzo, che segneranno sicuramente la storia dell’Europa. Non si tratta solamente di una banale violenza, effettuata per l’ennesima volta nel nome di un dio, ma del fatto che essa si inserisce nel dramma dell’apostasia che viene imposta in maniera sistematica in Europa, continente che un tempo era la culla della civiltà e del cristianesimo mentre oggi spaventa per l’immagine dell’enorme deserto cristiano e umano, che viene percepito come una facile terra di conquista dall’Islam e dalle frazioni.
Come credenti vogliamo accogliere queste intuizioni profetiche dei gruppi mariani di preghiera in Belgio, che hanno capito in maniera immediata la sfida dei tempi odierni che esigono strumenti efficaci e nuovi patroni. Il Rosario è uno strumento di provata efficacia e i beati martiri di Pariacoto, – p. Zibi Strzałkowski e p. Michele Tomaszek – testimoni della speranza, volti gioiosi del Vangelo (chiamati così durante la cerimonia della beatificazione), possono diventare i nuovi patroni della pace e della rinascita spirituale dell’Europa.
Ci rivolgiamo a tutti gli uomini di buona volontà, per inserirci sull’esempio dei cristiani in Belgio, nella preghiera per la pace in Europa e per il suo ritorno alle radici cristiane, attraverso l’intercessione dei martiri francescani di Pariacoto, che hanno sperimentato sulla loro pelle la vittoria pasquale dell’amore su ogni odio.
“Il messaggio dell’amore trasforma i nostri tempi inquinati dal male nella storia della salvezza” – ha ribadito con forza il cardinale Angelo Amato nell’omelia di beatificazione a Chimbote – “Loro ci contagiano con gioia e speranza nella bontà dell’uomo. Essi sono la conferma che l’amore vincerà sempre il male”.
Il prefetto della congregazione ha ricordato l’esortazione del vescovo di Chimbote, Angel Francisco Simón Piorno, che ha dichiarato come la terra bagnata con il sangue dei martiri richiami per dare alla luce nuovi cristiani formati dal Vangelo. Il card. Amato ha auspicato che questo augurio si possa realizzare non solo sul terreno della diocesi di Chimbote, oppure del Perù, ma perché la preghiera e l’intercessione dei nuovi beati si estenda a tutta la Chiesa e al mondo, che oggi ha bisogno più che mai dei testimoni dell’amore.
Queste parole, che oggi assumono una dimensione profetica dinanzi agli eventi di cui siamo testimoni oculari, ci spronino alla conquista delle grazie celesti per l’intercessione dei Martiri di Pariacoto. A questo scopo si può utilizzare la preghiera nata per l’occasione della loro beatificazione, riportata sotto. Sul portale martyres.info si trovano altri materiali utili per la preghiera personale e comunitaria.
Beati Michele e Zibi, testimoni gioiosi del Vangelo, dell’amore che vince sempre, pregate per noi, e per l’intera Europa!
Redazione del portale franciszkanie.pl