Qualcuno ha chiesto loro: cos’è successo che vi ha staccati dagli smartphone e dai selfie compulsivi? Cosa ti sei perso? Nulla. Nulla, gli hanno detto. Non ti sei perso nulla. Solo l’alluvione di Genova. Semplicemente le esondazioni. A questi ragazzi, semplicemente, è stato dato qualcosa da costruire. Qualcosa in senso letterale. Non un progetto di vita della serie “Cosa vuoi fare da grande?”. Ma una cosa. Una cosa: una città, una strada, un marciapiede, una marea di fango. Hanno avuto qualcosa in mano. Qualcosa. Non hanno in mano ‘Il loro futuro’ ma una pala, una scopa, un secchio, una ramazza. E questa è la vita. Un giorno fatto di ore fatte di cose da fare per costruire non solo ‘chi sei tu’ ma ‘chi siamo’. Torneranno ai muretti, ai selfie, alle boccucce a culo di gallina, perché se sei un ragazzino ci sta, è un tuo diritto, ma non torneranno come prima. Ora sanno che le città non si puliscono da sole ma c’è qualcuno che lo fa lavorando e che quello si chiama essere grandi. E quel qualcosa fatto assieme, per tutti, costruisce sé stessi. La propria identità.
Se è possibile trovare il lato positivo di una tragedia, è proprio questo. Guardando quei ragazzi si sente meno odore di vecchio. Ragazzi innamorati. Perché l’amore non è solo quello per una ragazza che ti fa stare tre ore davanti allo specchio per la ‘gellata’ perfetta e controllare mille volte se l’ascella puzza. L’amore è anche ciò che ti fa svegliare ed alzare per un qualcosa di grande. E, alla fine, quel qualcosa di grande è la tua città ma sei anche te stesso. Tu che finalmente ti scopri utile, forte, capace e necessario per tutti. Scoprire che il mondo non è solo la classe, gli amici del bar, quelli del calcetto, ma anche tutti quelli che quando in giorni normali giri per le strade con gli auricolari, se alzassi gli occhi scopriresti che esistono. Ora, noi grandi, dobbiamo dire: grazie, siete stati grandi! Non perdiamola noi, stavolta, l’occasione. Alziamoli noi gli occhi stavolta per guardare loro. di Don Mauro Leonardi (Prete e Scrittore) – Fonte: Huffingtonpost.it
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