Medjugorje

I saluti di Suor Cornelia da Medjugorje. Oggi è il suo compleanno: auguri da tutti noi!

I saluti di Suor Cornelia da Medjugorje. Oggi è il suo compleanno: auguri da tutti noi!

Suor Cornelia: “Io mi occupo ma non mi preoccupo, se vogliamo ottenere qualcosa da un bambino diciamogli: tu che sei tanto bravo. Noi sappiamo che non è bravo per niente, lo stesso vale a mio avviso con gli adulti. Prima lo smonti, poi lo rimondi. Per andare verso l’altro ci vuole tanto tanto amore, poi tanta preghiera, pazienza, benevolenza, …nella famiglia bisogna passar sopra, raddolcire per ottenere. Per ottenere bisogna pregare, per pregare bisogna piegare le ginocchia e pregare affinchè io diminuisco e Lui cresce in me nell’umiltà, nell’amore, nella pace e nel perdono.

Un sorriso ti porta nel paradiso e non costa niente.

Cerchiamo di brontolare meno in famiglia e di pregare di più perchè la lingua non ha le ossa ma spezza le ossa, cerchiamo di non spezzarle.
San Giacomo ha detto: ‘Chi non pecca con la lingua è santo. Per Cristo è importante non essere importante. Più umiltà, meno orgoglio in famiglia: 1 virtù la pazienza, 2 la pazienza, 3 la pazienza, 4 avere pazienza per quelli che ti parlano di pazienza. Grande virtù la pazienza!
Bastano 3 parole in famiglia come dice papa Francesco: permesso, scusa e grazie. Il troppo benessere uccide l’essere.

Progresso a volte è regresso.

A volte non si prega in famiglia perché ci si vergogna l’uno con l’altro, non perché non c’è desiderio di pregare. Dio e la nostra gioia e speranza, coraggio!”.

L’opera delle Suore Missionarie della Famiglia Ferita prese forma nei momenti più duri della storia della Ex Yugoslavia.

Infatti, non appena scoppiò la guerra iniziò anche la sofferenza di un intero popolo colpito nel fisico, negli affetti, nell’anima e nella dignità di Figli di Dio. Condividendo tanto dilagante dolore, la comunità di Suor Cornelia, ha cercato di aiutare con ogni mezzo, specialmente quando la guerra in Bosnia-Erzegovina è andata aumentando in atrocità e violenza contro i cattolici. Giungevano i primi orfani, le vedove ed i profughi dalla Bosnia; a piedi arrivavano anche i figli di uomini feriti negli scontri armati. Per tutta la durata del conflitto migliaia e migliaia di feriti e invalidi sono stati soccorsi materialmente, moralmente e spiritualmente. Tutti sapevano che questa guerra era un’offesa a Cristo e alla sua Chiesa Cattolica; per tale ragione le suore hanno voluto recarsi con loro più volte in pellegrinaggio a Roma dal Santo Padre dove hanno ricevuto la sua benedizione ed il sostegno spirituale e morale.



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Nella loro opera-cammino sono state aiutate da molti volontari che si sono impegnati a costruire il Centro Famigliare dedicato al Santo Padre. Spronati poi dall’anno dedicato alla famiglia, proclamato nel 1994 da papa Giovanni Paolo II, è stata fondata la Comunità delle Suore Missionarie della Famiglia Ferita, avvertendo uno stimolo interiore che spingeva ad operare in favore della famiglia ferita da tanti mali: lutti, separazioni, abbandono dei figli. Proprio per questo impegno, la Comunità ha conosciuto direttamente il Santo Padre, che diverse volte ha donato la sua benedizione e lo stimolo a proseguire.

È stata proprio questa la forza che ha spinto ad elaborare una Regola della Comunità, per vivere la vocazione di collaborare, condividere e servire i poveri. Il Centro familiare, assieme al convento di Vionica, accoglie bambini e adulti, affidandosi alla Provvidenza di Dio e all’aiuto degli uomini di buona volontà.
Ogni servizio offerto è completamente gratuito. Nella Comunità si cerca di creare un’atmosfera affinché tutti i membri della Comunità si sentano responsabili e uniti come fratelli e sorelle: i ragazzi più grandi, che vivono nel Centro da più tempo, si occupano con gioia dei più piccoli.
Garantire poi l’istruzione a tutti, secondo le originali aspirazioni e attitudini, offre la possibilità di formare i nostri giovani ad essere pronti per affrontare la vita e se possibile ritornare alle loro case.

La base della Comunità è la preghiera, da essa scaturisce una maturità cristiana che spinge ad un costante ringraziamento a Dio per aver assicurato, ogni giorno, tramite persone di buona volontà, la sua Provvidenza, per far fronte ad ogni necessità. Le relazioni interpersonali sono fondate sulla confidenza ed anche sul desiderio di restituire il bene che ci è stato donato nei momenti più duri, ad ogni persona che bussa alla nostra porta.

CONTATTI:
OBITELJSKI CENTAR PAPA IVAN PAVAO II

  1. S. Kranjčevića bb, 88260 Čitluk

SESTRE MISIONARKE RANJENE OBITELJI
Samostan Kraljice Crkve
Vionica bb, 88260 Čitluk
Tel./fax 0387-36-641-130
E-mail – info@sestre-mro.com
Numero di conto: UniCredit Bank 8800 Mostar, BiH    S.W.I.F.T.CODE UNCRBA 22
Grgo Kordić (Za obiteljski Centar) IBAN BA 39 3381204000895962

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