I due compagni di martirio sono ricordati al 14 giugno; Rufino e Valerio, secondo una leggendaria relazione del loro martirio, vissero nel IV secolo al tempo degli imperatori Diocleziano e Massimiano. Erano dei magazzinieri, incaricati di sorvegliare i granai imperiali, situati a Braine a valle di Basoche (Francia), sulla strada che portava da Roma in Gran Bretagna.
Erano ferventi cristiani ed apostoli del Vangelo; tale zelo così profuso, procurò l’odio del capo barbaro Riziovaro, il quale deciso ad eliminarli, giunse a Basoche, ma i due cristiani saputolo per tempo, erano fuggiti, rifugiandosi in una grotta nei dintorni.
Ma una volta scoperti, vennero decapitati ed i loro corpi gettati nel fiume Vesle; pur essendo sconosciuta la data della loro morte, essa deve posizionarsi agli inizi del IV secolo.
I nomi di Rufino e Valerio erano già riportati nel ‘Martirologio Geronimiano’ al 14 giugno e da cui passarono in altri Martirologi storici e in quello Romano, sempre alla stessa data. Le reliquie sono deposte attualmente nella cattedrale di Soissons.
Autore: Antonio Borrelli
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