Nacque nel 1222 da Raimondo Berengario IV, conte di Provenza, e da Beatrice di Savoia. Donna di grande pietà ed amante delle lettere, il 14 gennaio 1236 sposò a Canterbury il re Enrico III d’Inghilterra. Nella sua nuova residenza inglese fu seguita da un gran numero di parenti e connazionali, che abbandonarono la Provenza in cerca di fortuna.
Esercitò una grande influenza, sia durante il regno di Enrico, sia nei primi anni del regno di suo figlio Edoardo I. Ritiratasi nell’abbazia benedettina di Amesbury, vi prese il velo il 3 luglio 1276 e lì visse poi sempre sino alla morte, avvenuta il 25 giugno 1291 in concetto di santità.
Etimologia: Eleonora = che ha pietà, dal greco; dimin. = Nora, Norina
In duemila anni di cristianesimo non sono purtroppo molti i fedeli laici ascesi alla gloria degli altari e tra questi la gran parte sono teste coronate di tutta Europa. Molte sovrane sono state acclamate sante dal loro popolo e la Chiesa ha ratificato il culto loro tributato. Esempi significativi sono le sante regine francesi Clotilde, Radegonda, Bianca, Giovanna e Batilde, nonchè Matilde di Germania, Elisabetta del Portogallo, Margherita di Scozia, Gladys del Galles, Berta del Kent ed Etelburga di Northumbria. Quali beate sono venerate Beatrice de Suabia, Gisella d’Ungheria, Caterina di Borsnia ed Ildegarda di Kempten, consorte di Carlo Magno. Già nell’Antico Testamento troviamo la Regina Ester, oggi commemorata anche dal Martyrologium Romanum. Giovanni Paolo II ha dichiarato “patrona d’Europa” la regina Brigida di Svezia ed ha dichiarato sante le regine polacche Kinga ed Edvige. “Venerabili” sono state riconosciute dalla Chiesa Maria Clotilde di Borbone e Maria Cristina di Savoia, rispettivamente sovrane del Regno di Sardegna e delle Due Sicilie. Recentemente sono state introdotte le cause di canonizzazione anche per Isabella “la Cattolica”, celeberrima regina di Castiglia, ed Elena del Montenegro, moglie di Vittorio Emanuele III di Savoia.
Oggi è invece festeggiata Santa Eleonora, nelle cui vene per parte materna scorreva anche sangue sabaudo. Nata nel 1222, era infatti figlia di Beatrice di Savoia e Raimondo Berengario IV, conte di Provenza. Il nonno non era che il Beato Umberto III conte di Savoia, primo santo di Casa Savoia. Eleonora, donna di grande pietà ed amante delle lettere, il 14 gennaio 1236 a Canterbury convolò a nozze con il re Enrico III d’Inghilterra.
Nella sua nuova residenza inglese fu seguita da numerosi suoi parenti e connazionali, che abbandonarono la Provenza in cerca di maggior fortuna. Molti di essi, infatti, riuscirono con la sua intercessione ad occupare vari importanti uffici pubblici, ma il favoritismo di Eleonora nei loro riguardi suscitò contro di lei una grande impopolarità da parte dei sudditi inglesi. Questi insorsero nel 1261, costringendala a rifugiarsi nella torre di Londra. Allorché Enrico III fu fatto loro prigioniero nel 1264, durante la battaglia di Lewes, ad Eleonora non restò che fuggire nel continente, ove riunì un esercito con cui riuscì a far liberare il marito.
Tornata dunque in Inghilterra nel 1265, insieme al Legato Pontificio, Eleonora non mancò di esercitare una grande influenza, sia durante il regno di Enrico, sia nei primi anni del regno del figlio nato dalla loro unione, Edoardo I. Ritiratasi infine dalla vita pubblica, il 3 luglio 1276 prese il velo nell’abbazia benedettina di Amesbury, ove trascorse i suoi giorni sino alla morte, avvenuta il 25 giugno 1291 in concetto di santità.
E’ facile comprendere come la venerazione nei suoi confronti sia nata in modo particolare all’interno dell’ordine religioso di cui fece parte e comunque il suo culto non è mai stato ufficializzato dalla Chiesa. Nonostante ciò la festa di Santa Eleonora viene localmente celebrata al 21 febbraio.
Autore: Fabio Arduino