Anastasia, di stirpe romana, visse sotto gli imperatori Decio e Valeriano, essendo Governatore Probo. Mentre era governatore Probo. Mentre era Ancora giovane, trascorse un certo tempo in monastero. Avendo confessato Cristo con ardire, fu percossa in volto e stesa su carboni ardenti, venne bastonata con verghe e appesa ad un legno, stretta con mangani e perforata con uncini a cuti; appesa, viene lacerata in tutto il corpo e fregiata nel seno, le furono sradicate le unghia dalle mani e mutilata dei piedi. Venne privata della lingua e divelta dei denti ed infine le venne tagliata la testa.
Santa Anastasia la romana non deve essere confusa con la più nota santa Anastasia di Sirmio commemorata nei Sinassari bizantini il 22 dicembre e nei martirologi latini il 25 dello stesso mese e che nella tradizione greca prende il titolo di farmacolitria cioè colei che appresta medicine (ai cristiani che si trovavano in carcere).
La nostra santa appartiene alla categoria delle osiomartiri cioè delle monache (Ή όσια=santa monaca) e martiri. Sebbene non esistessero monasteri maschili e femminili cosi come oggi noi li troviamo con tipicon, (la regola nella tradizione orientale), e monastero completo in tutte le sue parti; è pur vero che sin dal II secolo esistevano piccole comunità di vergini consacrate a Dio. Costoro si occupavano del servizio della chiesa locale, ce lo attesta sant’Atanasio nella vita di sant’Antonio il grande e lo stesso sant’ Ignazio di Antiochia (o pseudo) nell’epistola ai Filippesi dove dice: saluto le comunità delle sacre vergini. Le vergini consacrate a Dio avvolte vivevano nelle loro case e si riunivano insieme per momenti di preghiera o per decidere come assolvere alle necessità della Chiesa locale soprattutto l’assistenza ai poveri alle vedove e agli orfani.
Santa Anastasia subirà diversi tormenti compreso lo strappo della lingua in fine morirà decapitata. Il suo corpo rimase insepolto per alcuni giorni finché la stessa Sofia lo ricompose e lo seppellì a Roma. Sul suo sepolcro vi furono un susseguirsi di miracoli per cui ne crebbe la venerazione.
Il corpo di santa Anastasia è oggi custodito in una piccola chiesa nel monastero di Grigoriu al monte Athos vicino al Katolikon (la chiesa principale del monastero) è veneratissima da tutti i monaci Athoniti e meta di continui pellegrinaggi da parte dei fedeli ortodossi a causa dei continui miracoli e grazie che concede soprattutto agli ammalati. Nuovi monasteri sono a lei dedicati in Grecia il più famoso è quello vicino il paesino di Rethimnòs dove si venera un’icona taumaturgica ed una sua santa reliquia ma le sue icone si trovano in quasi tutte le chiese della Grecia per il profondo amore della gente per lei.
Autore: Ier. Giuffrida Carmelo sj
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