Riproponiamo una lettera di un giovane ad un sacerdote domenicano, Padre Angelo, che risponde a molti quesiti. La domanda di oggi riguarda le apparizioni ed i veggenti, tema molto discusso e delicato tra i fedeli. Leggiamo bene allora la domanda al sacerdote, e la risposta che è un faro di luce in tanto buio che ‘gira’, specialmente in rete.
Caro Padre Angelo,
mi riesce difficile comprendere questa cosa: La Madonna fu assunta in Cielo con il suo stesso corpo. Sulla terra, durante le apparizioni si presenta con diverse sembianze: alterna l’età, si va dai quindici ai venticinque anni, parla il dialetto locale, modifica i vestiti, addirittura compare con i tratti somatici locali: In Bosnia Erzegovina è tipico di quella zona avere gli occhi azzurri ed è proprio con gli occhi azzurri che ci viene descritta la Madonna di Medjugorje.
La Vergine di Guadalupe al contrario presentava tratti somatici tipici delle donne indie. A Kibeho è comunque apparsa bianca anziché nera: questo perché gli africani raffigurano la Vergine con la carnagione bianca e non l’avrebbero riconosciuta se fosse apparsa di colore diverso. E’ evidente che facendo ciò manifesta una volontà di adattamento. Mi chiedo: La Madonna, in Cielo, ha caratteristiche immutabili o variabili? Se il corpo di Maria fosse perennemente mutevole allora in cosa consisterebbe la continuità con il corpo terreno? I veggenti, durante le apparizioni, si trovano di fronte al vero Corpo di Maria oppure a qualcosa di diverso? Ricordo un’intervista fatta alla veggente Vicka di Medjugorje in cui spiegava: “tu senti che è proprio viva con un vero corpo, e al tatto è come se toccassi la tua mano che è quella di una persona viva. L’unica cosa che non si può descrivere è la sua bellezza: non esiste nessuna ragazza così bella come lei.” Ringrazio e porgo cordiali saluti Simone A.
Risposta del sacerdote
Caro Simone,
1. quello che tu dici della beata Vergine (ed è verissimo) si può dire con altrettanta ragione di Nostro Signore, come compare in diverse fogge.
Mi pare che la risposta da dare sia quella che San Tommaso d’Aquino offre per chi gli domandava che cosa succedeva quando nella particola consacrata appariva Gesù Bambino oppure appariva della carne, come avvenne a Lanciano.
Ecco la risposta che questo grande teologo e dottore della Chiesa offre nella sua Somma teologica, III,76,8:
Articolo 8: Se quando per miracolo appare in questo sacramento o della carne o un bambino, vi sia veramente presente il corpo di Cristo.
Egli fa osservare anzitutto che “dopo tali apparizioni viene tributato a ciò che appare lo stesso culto di prima. Ora, ciò non avverrebbe se non vi fosse veramente presente Cristo, a cui tributiamo il culto di latria. Quindi anche dopo tali apparizioni Cristo rimane in questo sacramento” (sed contra).
2. Poi spiega:
“In due modi si verificano le apparizioni in cui a volte si vede miracolosamente in questo sacramento della carne, o del sangue, o addirittura un bambino.
Talora infatti il fenomeno si compie soggettivamente negli spettatori: i loro occhi cioè subiscono una mutazione, come se veramente essi vedessero nella realtà esterna della carne o del sangue, o un bambino, senza però che si operi alcuna mutazione nel sacramento. E così sembra accadere quando ad alcuni esso appare sotto l’aspetto di carne o di bambino, mentre ad altri appare come prima sotto le specie del pane; oppure quando a una medesima persona appare per un po’ di tempo sotto la specie di carne o di bambino, e poi sotto le specie del pane.
Tuttavia questo fenomeno soggettivo non rientra nella categoria delle illusioni come i prodigi dei maghi, poiché tale specie viene prodotta da Dio negli occhi per esprimere una verità, cioè per manifestare la reale presenza del corpo di Cristo in questo sacramento…
Altre volte invece tali apparizioni accadono non solo per un’impressione degli spettatori, ma per una reale esistenza del fenomeno che appare al di fuori di essi”.
3. Quando poi si tratta di comparsa di Gesù bambino o di carne al posto dell’ostia consacrata e questa avviene fuori dei sensi dell’uomo, San Tommaso dice che quel corpo che si vede e quella carne che compare sono creati miracolosamente e sono messi lì per metterci in reale contatto con la realtà significata.
E proprio per questo anche alle apparizioni miracolose viene fatta l’adorazione.
4. Analoga cosa va detta per la Beata Vergine Maria, la quale non lascia mai il cielo, l’adorazione della SS. Trinità e la familiarità con gli angeli e i santi.
Quando noi diciamo che vi è un’apparizione mariana dobbiamo dire che Dio in quel momento crea miracolosamente un’immagine di Maria, immagine però che mette in diretto contatto con la Beata Vergine.
Questo è il motivo per cui la Madonna appare in età diverse, con vestiti diversi e parla lingue diverse. Si tratta di creazione miracolosa da parte di Dio.
Sarebbe sbagliato concludere che noi entriamo in contatto solo con l’immagine, perché l’apparizione ci mette in reale contatto con Maria. Ed è proprio Maria che parla attraverso quelle creazioni miracolose.
Venendo direttamente alla tua domanda: i veggenti entrano in contatto con Maria ma attraverso una creazione miracolosa, perché il suo corpo continua a rimanere in cielo.
Ti ringrazio del quesito, ti saluto, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo
A cura del Sito Amici Domenicani