E allora ecco che l’incasso della gara sarà devoluto al progetto «Un’alternativa per la vita», promosso da «Scholas Occurentes» (Ente educativo voluto da Bergoglio) e dall’Associazione «P.U.P.I. Onlus», fondata dall’attuale vice-presidente dell’Inter Javier Zanetti e dalla moglie Paula. Sullo sfondo la costruzione di una rete di interscambio di progetti educativi e di valori per favorire la cultura dell’incontro e della pace. Per sostenere l’iniziativa si può inviare un sms solidale al numero 45593.
E per chi si recherà questa sera allo Stadio Olimpico di Roma il prezzo del biglietto vale non solo per la qualità etica dell’evento, ma anche per lo straordinario ranking: mai tante stelle del calcio tutte insieme messe in campo da due grandi tecnici come Gerardo «Tata» Martino, neo ct della nazionale Argentina, e Arsene Wenger, allenatore dell’Arsenal. Tra gli altri giocheranno Messi, Simeone, Zidane, Roberto Baggio, Filippo Inzaghi, Ronaldinho, Trezeguet, Pirlo, Buffon, Nesta, lo stesso Zanetti, Etòo, Ledesma, Lavezzi, Maldini, Shevchenko, Podolski, il laziale Mauri, i romanisti Nainggolan e Iturbe. «Faranno di tutto per partecipare», come ha spiegato Zanetti, anche Totti e Del Piero. Stelle italiane e internazionali di livello mondiale unite per rappresentare culture e religioni diverse (buddista, cristiana, ebraica, induista, musulmana, shintoista), per dimostrare al mondo che si può lottare insieme per lo stesso obiettivo.
La gara (fischio d’inizio ore 20,45, diretta Rai1 e Radio1) sarà preceduta alle 16 da un incontro in Vaticano, nell’Aula Nervi con Papa Francesco che saluterà i calciatori partecipanti e gli organizzatori, guidati da Javier Zanetti. «Sono orgoglioso di poter offrire il mio contributo all’organizzazione della Partita Interreligiosa per la Pace – ha detto l’ex campione argentino – . Era l’aprile del 2013 quando Papa Francesco, durante un nostro incontro, volle condividere l’idea di creare un momento di fratellanza e uinione tra le diverse religioni: da allora stiamo dedicando grandi energie affinché questo evento sia una serata di grande calcio e di raccolta fondi nonché, soprattutto, una festa dei popoli e un’opportunità di riflessione comune».
STELLE DI OGGI E DI IERI — Tra i calciatori presenti, che si sfideranno in due squadre allenate da Tata Martino e Arsene Wenger e capitanate dallo stesso Zanetti e da Buffon, sono attesi Pirlo, Ranocchia, Toni, Podolski, Ozil, Nainggolan, Eto’o, Lavezzi e Icardi. E poi ancora Baggio, Simeone, Ronaldinho, Inzaghi e Shevchenko, oltre ad altri nomi che potrebbero essere a sorpresa all’Olimpico (“Totti e Del Piero mi hanno assicurato che faranno di tutto per esserci”). Sicuramente ci saranno Iturbe e Ledesma, in prima fila ad assistere alla conferenza: “Rappresentano le squadre di questa città e sono felice che siano qui a dare la loro testimonianza. Spero che lo stadio sia pieno”, dice ancora Zanetti. “La cosa più importante è il messaggio che si da per i bambini, spiega Ledesma, mentre per Iturbe “è bello, per un giovane come me, fare parte di qualcosa di così importante”
Partita Interreligiosa per la Pace
La prima edizione della Partita Interreligiosa per la Pace si terrà nella Capitale il prossimo 1° settembre. Una serata che sarà condotta da Antonella Clerici, condiretta su Rai 1 e Radio 1 a partire dalle 20.45. Tanti i campioni che aderiranno all’iniziativa, tra cui Leonel Messi, Gianluigi Buffon, Zinedine Zidane, Javier Zanetti,Roberto Baggio, Andrea Pirlo, Yuto Nagatomo e Samuel Eto’o. Ci saranno anche il cantautore Nek e l’attrice Martina Stoessel, volto della nota Violetta nell’omonima telenovela argentina.
L’iniziativa coinvolge soggetti impegnati quotidianamente nel supporto diretto alle fasce più deboli della società, in Europa, in Sudamerica e nel resto del mondo, come Scholas Occurrentes (entità educativa di bene pubblico promossa da Papa Francesco) eFondazione PUPI Onlus (creata da Paula e Javier Zanetti). La manifestazione è patrocinata dal Comune di Roma, dal CONI, dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e dalla Lega Serie A.
“Sono orgoglioso di poter offrire il mio contributo all’organizzazione della Partita Interreligiosa per la Pace – ha dichiarato Javier Zanetti – Era l’aprile del 2013 quando Papa Francesco, durante un nostro incontro, ha voluto condividere l’idea di creare un momento di fratellanza e unione tra le diverse religioni. Da allora stiamo dedicando grandi energie affinché questo evento sia una serata di grande calcio e di raccolta fondi nonché soprattutto una festa dei popoli e un’opportunità di riflessione comune, senza dimenticare l’obiettivo immediato di finanziare il progetto Un’Alternativa di Vita”.
La raccolta fondi, come detto, è destinata a finanziare il progetto “Un’Alternativa di Vita“, rivolto ai bambini dai 3 ai 13 anni che vivono in contesti socio-economici svantaggiati. Dal 2001, la Fondazione – con sede a Buenos Aires – supporta con costanza questi bambini: aiuto nei compiti, sostegno sanitario, assistenza sociale, offerta ludica e formativa. Enrique Palmeyro, Presidente Internazionale di Scholas Occurrentes, approfondisce gli obiettivi del progetto:
“La finalità ultima della nostra associazione è l’offerta di aiuto agli adolescenti di tutto il mondo e di tutte le religioni: in Cina come negli Stati Uniti, passando per la Malesia e l’Italia, il nostro scopo è coinvolgere il maggior numero di ragazzi e aiutarli ad esprimere il proprio potenziale, indipendentemente dal contesto socio-economico di origine, un obiettivo comune a Fondazione PUPI. La disponibilità di un numero così elevato di campioni favorisce le occasioni di relazione con i ragazzi e le loro famiglie, in tutti i continenti. Ci sono tutte le premesse affinché la Partita Interreligiosa per la Pace sia un grande successo”.
Servizio di Davide Maggio (www.davidemaggio.it)
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Questa partita non servirà agli iracheni vittime della furia islamica.
Servirà solo ad ingannare i nostri cuori pavidi tenendo sedate le nostre coscienze perché falsamente convinti di aver fatto qualcosa per aiutare le vittime dell'organizzazione criminale islamica che opera in Iraq.
Per aiutare quella gente servino parà, marines, alpini e battaglione San Marco.
San Daniele Comboni, vescovo di Kartoum, giunse a scrivere all'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe chiedendo di inviare cannoni per proteggere cristiani da attacchi degli islamici. E Comboni è un santo dei nostri tempi!
Gianfranco, non è molto coerente quello che scrivi. questa partita non è per gli iracheni vittima della furia islamica, ma per sensibilizzare al tema della 'PACE' fra le nazioni. Ed anche lo sport DEVE diventare luogo di incontro fra popoli e culture.