Ulteriore e clamoroso rilancio del processo di normalizzazione dei rapporti tra La Habana e Washington e la conferma arriva dal Ministero degli Affari esteri di Cuba. Il Presidente Raúl Casto sarà all’ONU il 25 settembre per ascoltare l’intervento di Papa Francesco e poi, il 28, parlerà all’Assemblea generale del 70.mo periodo di sessioni dell’organismo internazionale. Dunque, il congedo del 22 settembre a Santiago di Cuba tra il governante cubano e il Santo Padre sarà, in realtà, un “arrivederci” alle Nazioni Unite. La notizia è stata confermata dal Ministro di Cuba per gli Affari esteri, Bruno Rodríguez che non ha aggiunto nessun altro commento. Come è ben noto anche il Presidente Barak Obama rivolgerà un suo messaggio all’Assemblea e per ciò appare possibile e anche probabile che Obama e Castro possano incontrarsi per la prima volta in “forma ufficiale” dopo l’apertura nelle due capitali delle rispettive sedi diplomatiche con scambio di Ambasciatori.
E’ anche possibile, ma non c’è nessuna conferma, che il 25 settembre quando parlerà il Santo Padre tra i numerosi Capi di Stato e di Governi presenti ci sia anche il Presidente Obama.
Per ora non esiste nessuna conferma ufficiale e le diplomazie dei due Paesi mantengono un severo riserbo. Obama e Castro si sono incontrati quasi in “modo casuale” in due circostanze: prima, in Sudafrica nel corso dei funerali di Nelson Mandela (10 dicembre 2013) e poi in Città di Panamá in occasione del Vertice delle Americhe (12 aprile 2015).
Bruno Rodríguez ha solo precisato: “Immagino che vi saranno interazioni tra i due Presidenti, ma non posso dire che sia stato fissato un incontro”. Poi, il Ministro ha ribadito che i cambiamenti in corso non possono essere derubricati a cambio di metodo e che ciò che deve finire è la vecchia politica ancorata alla Guerra fredda così come il blocco economico, finanziario e commerciale. Il Ministro, inoltre, ha illustrato alla stampa un documento intitolato “Necessità di mettere fine al blocco economico, finanziario e commerciale”; documento che annualmente Cuba consegna all’ONU per sottolineare con dati precisi il danno che questa misura unilaterale causa al popolo di Cuba. Negli ultimi cinque anni questo danno viene calcolato in quasi 884 milioni di dollari.
Di Luis Badilla per Il Sismografo