26 anni fa: un giorno molto importante nella vita di Papa Francesco.
Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nominò Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ricevette nella cattedrale di Buenos Aires l’ordinazione episcopale per l’imposizione delle mani del Cardinale Antonio Quarracino, coconsacranti il Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e il Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich.
Il 3 giugno 1997 fu nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires; il 28 febbraio 1998, alla morte del cardinale Quarracino, gli succedette come Arcivescovo. I suoi fedeli rimasero colpiti per la sobrietà della sua condotta di vita e la giovialità dei suoi modi.
Il motto episcopale scelto del cardinale Bergoglio è “Miserando atque eligendo”. La frase latina significa “guardò con misericordia e lo scelse”, e si riferisce alla chiamata di Matteo, quando Gesù incontra il pubblicano, ed è contenuta in un passaggio dell’Omelia 21 di san Beda il Venerabile Lo stemma episcopale, oltre al motto, si sviluppa su campo blu: in alto campeggia l’emblema della Compagnia di Gesù: un sole raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere rosse IHS (la lettera H è sormontata da una croce); in punta, i tre chiodi in nero;
in basso si trovano la stella e il fiore di nardo; la stella, secondo l’antica tradizione araldica, simboleggia la Vergine Maria, madre di Cristo e della Chiesa, mentre il fiore di nardo indica San Giuseppe, patrono della Chiesa universale (nella tradizione iconografica ispanica San Giuseppe è raffigurato con un ramo di nardo in mano); lo stemma è poi contornato dai fiocchi posti su cinque file a indicare il cardinalato, come rivela il galero rosso, in alto, con le 15 nappe rosse per lato.
Tale stemma è stato mantenuto nei suoi tratti essenziali quando il cardinale Bergoglio è stato eletto papa; l’unica modifica è stata l’apposizione sopra lo scudo blu dei simboli della dignità pontificia, uguali a quelli voluti da Benedetto XVI: mitria collocata tra chiavi decussate d’oro e d’argento, rilegate da un cordone rosso.
L’anello del pescatore scelto da Papa Bergoglio è in argento dorato. L’autore del modello è lo scultore Enrico Manfrini, morto nel 2004.
Il modello dell’anello era stato dato da Manfrini al segretario di Paolo VI, mons. Pasquale Macchi. Nell’anello c’è l’immagine di San Pietro con le chiavi.
Redazione Papaboys
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