San Francesco e la morte: era il 3 ottobre
Gli ultimi istanti di vita di San Francesco d’Assisi…
Nel 1226 si trovava alle sorgenti del Topino, presso Nocera Umbra; egli però chiese e ottenne di poter tornare a morire nel suo “luogo santo” preferito: la Porziuncola. Qui la morte lo colse la sera del 3 ottobre.
Lascia un “Testamento”, che vorrebbe fosse sempre legato alla “Regola”, in cui esorta l’ordine a non allontanarsi dallo spirito originario.
Il suo corpo, dopo aver attraversato Assisi ed essere stato portato perfino in San Damiano, per essere mostrato un’ultima volta a Chiara e alle sue consorelle, venne sepolto nella chiesa di San Giorgio.
Da qui la sua salma venne trasferita nell’attuale basilica nel 1230 (quattro anni dopo la sua morte, due anni dopo la canonizzazione).
Preghiera a San Francesco:
Serafico Patriarca,
che ci lasciaste esempi così eroici di disprezzo del mondo
e di tutto ciò che il mondo apprezza ed ama,
vi supplico a voler intercedere per il mondo
in questa età così dimentica dei beni soprannaturali
e perduta dietro alla materia.
L’esempio vostro già valse in altri tempi a riscuotere gli uomini,
ed eccitando in loro più nobili e più sublimi pensieri,
produsse un rivolgimento, un rinnovamento, una vera riforma.
L’opera riformatrice venne da voi affidata alla vostra figliolanza,
che ben rispose all’alto incarico.
Guardate ora, o glorioso San Francesco,
dal Cielo dove trionfate,
codesti figlioli vostri sparsi per tutta la terra,
ed infondete loro nuovamente una particella di quel vostro spirito serafico,
affinché possano compiere la loro altissima missione.
E poi gettate un’occhiata sopra il Successore di San Pietro,
alla cui sede, vivendo, foste così devoto, sopra il Vicario di Gesù Cristo,
il cui amore ha tanto piagato il vostro cuore.
Ottenetegli la grazia di cui abbisogna per adempiere i suoi doveri.
Egli aspetta queste grazie da Dio
per i meriti di Gesù Cristo rappresentati al trono della divina Maestà
da tanto potente intercessore. Così sia.
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Oppure recita:
Glorioso San Francesco oggi ti eleggo
a mio speciale patrono:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna…
Conosci Carlo Acutis? Il “San Francesco” di oggi…?
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