Il Bambinello miracoloso di suor Maria Benedetta Frey
Quello stretto legame con il Bambinello Miracoloso e la venerabile Maria Benedetta Giuseppa Frey, al secolo Ersilia Penelope.
Venerata da secoli dai cittadini romani, la statua del Santo Bambino, custodita nella magnifica chiesa di Santa Maria in Aracoeli sulla cima del Campidoglio, benedice la città di Roma nel giorno dell’Epifania e riceve ex voto da fedeli di tutto il mondo che si affidano ai poteri miracolosi che la tradizione gli attribuisce.
LA TRADIZIONE Dalla vetta del Campidoglio la splendida sagoma della chiesa di Santa Maria in Aracoeli veglia sul centro di Roma raccontando una lunga storia mista a leggenda che avvolge non soltanto le sue origini, ma anche quelle di una delle icone più venerate dai Romani, la statua del Santo Bambino, custodita al suo interno. Questa scultura intagliata nel legno è quella con cui il 6 gennaio viene benedetta la città. La tradizione vuole che abbia poteri miracolosi, in grado di concedere grazie e guarire dalle malattie. Una leggenda narra persino che le sue labbra cambiassero colore diventando rosse quando stava per essere concessa una grazia e pallide quando, invece, non c’era più speranza.
Proprio per questo l’intera scultura era ricoperta di ex voto e riceveva (e continua tuttora a ricevere) una moltitudine di lettere dai bambini di tutto il mondo. Purtroppo nel 1994 la statua leggendaria venne trafugata ed oggi non ne resta che una copia che non ha comunque perso l’enorme impatto mistico ed emotivo sui suoi fedeli e che in pochi anni è stata già nuovamente coperta di ex voto.
Ecco l’incredibile storia raccontata a “Di Buon Mattino” su TV2000:
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