Un giubileo commemorativo si è tenuto a Jessore, alla presenza del vescovo e dei fedeli. L’istituto religioso è stato fondato nel Paese asiatico grazie a tre suore italiane. Ora ci sono 21 conventi e 109 consacrate. Le suore della carità operano con le fasce più povere della società, soprattutto nei centri tessili dove le donne vengono sfruttate.
Tre suore italiane “sono venute a Jessore 150 anni fa con un cuore amoroso, portando la carità per i più poveri dei poveri. A quei tempi le comunicazioni era quasi impraticabili. Esse hanno piantato il seme del lavoro caritatevole, che ora si è trasformato in un grande albero di carità”. Con queste parole suor Lucy Purification ha ricordato i 150 anni della fondazione in Bangladesh delle Suore della carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa (o suore di Maria Bambina). Il giubileo si è festeggiato nella scuola del Sacro Cuore di Jessore, alla presenza del vescovo, mons. James Romen Boiragi, di 13 sacerdoti e di oltre 100 fra religiose e fedeli.
Le suore italiane che per prime giunsero nel Paese asiatico sono suor Augustina, suor Nazarana e suor Benedetta. “Il nostro inizio è stato molto piccolo, 150 anni fa – ha detto suor Lucy – e ora abbiamo 21 conventi e migliaia di persone che ci sostengono in sei diocesi del Bangladesh. Serviamo in ospedali, scuole, centri tessili e formativi”.
Le suore di Maria Bambina hanno educato personalità di spicco della vita politica e culturale del Bangladesh. Begum Khaleda Zia, due volte Primo ministro del Paese, ha imparato a leggere e scrivere nella scuola elementare di St. Joseph, a Goneshtola Dinajpur, gestita dalle suore.
Gran parte del lavoro delle religiose, però, è indirizzato agli ultimi della società. “Quando mi sono ammalato – racconta Monir Hossian, un musulmano del Dinajpur – ho ricevuto trattamenti molto buoni all’ospedale St. Vincent, che è sotto la responsabilità della suore”. P. Noren Joseph Baidya, un sacerdote della diocesi di Khulna che ha partecipato al giubileo, dice ad AsiaNews: “Le suore della carità aiutano moltissimo le donne povere che lavorano nei centri tessili, dando loro anche un’educazione morale”. Un fedele cattolico, presente al giubileo, dice: “Rendo onore alle suore della carità per l’incredibile contributo che danno al nostro Paese”.
Al momento, in Bangladesh sono presenti 109 suore della carità, incluse tre religiose provenienti dall’Italia.
Redazione Papaboys (Fonte www.asianews.it)
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