‘Una vibrazione di quel sentimento si è infinite volte riflessa negli sguardi con cui voi, come gli artisti di ogni tempo, avvinti dallo stupore per il potere arcano dei suoni e delle parole, dei colori e delle forme, avete ammirato l’opera del vostro estro, avvertendovi quasi l’eco di quel mistero della creazione a cui Dio, solo creatore di tutte le cose, ha voluto in qualche modo associarvi.’ Con appassionata dedizione Gioacchino Rossini, alla ricerca di nuove epifanie della bellezza, compose la Petite Messe Solenelle nel 1863. Pur in pieno periodo romantico, Rossini si dimostra completamente estraneo a questa cultura. Sviluppa invece un linguaggio nuovo che, offrendo nuovi indirizzi estetici, anticipa la musica moderna. Terminato il lavoro, scrisse in calce al manoscritto dell’Agnus Dei: ‘Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso.’ Il capolavoro del Maestro ben potrà, dunque, chiarire agli intervenuti, l’intenso argomento della serata al Filetico. Il programma si snoderà seguendo l’ordine della composizione del rituale sacro: Kyrie, Gloria, Gratias, Domine Deu, Qui Tollis, Quoniam, Credo, Crucifixus, Preludio Religioso, O Salutaris ed infine il superbo Agnus Dei. Il compito di calare gli astanti nella celebre creazione artistica e farne assaporare la grandezza e la raffinata costruzione sarà affidato alla valente orchestra del Conservatorio cittadino, i cui Solisti, il soprano Han Bora, il mezzosoprano Joanna Bronikowska, il tenore Youngmin Oh, il basso Alessandro Della Morte, il Coro dei Soprani: Luana Imperatore, Nuri Hong, i Contralti: Celeste David, Wang Xiaomin, i Tenori: Chunbum Jo, Gennaro Panarello, i Bassi: Kim Seunho, Daeseob Song con al pianoforte e harmonium Eunhye Jang, Fabio Sisti e Luca Spinosa, riusciranno a far intendere la verità perenne della Summa Teologica di San Tommaso: ‘Perfectio est forma totius, quae ex integritate partium consurgit’ ,’ la perfezione è la forma del tutto, che erompe dall’unione delle parti’. Con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della città di Ferentino, nonché della Provincia di Frosinone e dell’Associazione Cesare Sterbini di Ferentino, il Filetico apre una nuova, ricca e imperdibile stagione di Incontri al Liceo che, nel corso dell’anno, saprà bene esplorare le Memorie e le Scritture, nostro ingente patrimonio artistico. Appuntamento irrinunciabile, dunque, venerdì 8 novembre: albo signanda lapillo!
Barbara Turriziani