Drammatico scontro frontale tra due treni sulla linea a binario unico tra Corato e Andria, nel Tavoliere pugliese VIDEO.Ventisette i morti recuperati finora tra i rottami, mentre i feriti sono oltre cinquanta. “Una tragedia inammissibile”, per il capo dello Stato Sergio Mattarella. “Bilancio assurdo e inaccettabile”, ha scritto il premier Matteo Renzi su Facebook, dopo essersi recato in Puglia.
La Polfer di Bari ha estratto intatta la scatola nera del treno proveniente da Bari coinvolto nella strage di Andria. anti i messaggi di solidarietà dall’estero, da Papa Francesco a Vladimir Putin. La procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti.
Un errore umano: è questa l’ipotesi prevalente della procura di Trani – che valuta comunque tutte le ipotesi, compresa quella del guasto.
“Non conosciamo il numero dei passeggeri perchè non è un aereo e non abbiamo una lista. Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia”, ha detto il procuratore aggiunto di Trani, Francesco Giannella, che dirige l’inchiesta sul disastro ferroviario.
“Non ci sono indagati, almeno per ora. Siamo ancora in una fase conoscitiva dell’inchiesta, ma non credo che questa fase durerà molto”. Ha spiegato Giannella.
Raddoppio linea previsto da 2008, gara appena avviata
SCONTRO A 100 ALL’ORA – L’incidente poco dopo le 11, al chilometro 51 della linea gestita dalla società privata Ferrotramviaria. Uno dei due convogli era partito da Corato diretto ad Andria e l’altro, viceversa, proveniva da Andria e andava in direzione Corato. A bordo solitamente ci sono, oltre a pendolari e studenti, anche molti passeggeri che devono raggiungere l’aeroporto di Bari Palese. L’impatto tra i treni, che viaggiavano ad una velocità di 100-110 km all’ora, è violentissimo. I vagoni vengono letteralmente sbriciolati, pezzi di lamiere volano per decine di metri tra gli ulivi della campagna pugliese, ai lati dei binari. Uno dei treni ha soltanto due vagoni rimasti pressoché intatti; l’altro solo l’ultimo, quello di coda. Sul terreno restano morti e feriti.
SCENA DA DISASTRO AEREO – Interviene immediatamente un elicottero dei vigili del fuoco. Sul posto anche carabinieri e personale del 118. La scena è raccapricciante. Le urla dei feriti, i corpi dilaniati. “È un disastro come se fosse caduto un aereo!”, commenta il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli. Per tutta la giornata i soccorritori si affannano a recuperare le vittime ed a mettere in salvo i feriti. Tra di loro anche bambini. Un appello viene lanciato dalla Asl: c’è bisogno di sangue.
Sarebbe vivo, anche se gravemente ferito, uno dei due macchinisti dei treni. Lo si apprende da fonti degli inquirenti, che confermano invece che l’altro macchinista sarebbe morto nell’impatto. A lui, infatti, apparterrebbero alcuni resti umani – in particolare una gamba e una mano – recuperati tra le lamiere della locomotrice del convoglio proveniente da Bari. Non si conosce, invece, la sorte dei due capotreni: non si sa, infatti, in quale carrozza si trovassero al momento dell’impatto.
GUASTO O ERRORE UMANO? APERTA INCHIESTA – E si apre la caccia alle responsabilità. Guasto tecnico o errore umano? Sotto accusa viene messa la linea unica. Ma il Pm di Trani, Francesco Giannella, che dirige l’inchiesta, ha detto che “apparentemente abbiamo le idee chiare; questo significa che lavoriamo sull’errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale”. In ogni caso, per ora non c’è alcun indagato. E c’è chi punta il dito contro la mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria: in quella tratta, infatti, viene ancora usato il cosiddetto ‘blocco telefonico’, cioè la comunicazione telefonica del via libera sul binario unico. “Uno dei due treni è di troppo, quale lo chiarirà l’inchiesta”, ha detto da parte sua il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti. I due convogli, ha aggiunto, “erano ultramoderni, uno del 2005 e l’altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti”. Una commissione di indagine è stata annunciata dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, giunto sul posto. E sull’incidente indaga anche la procura di Trani con il procuratore aggiunto Francesco Giannella. A fare i rilievi sarà la Polfer.
RENZI VOLA IN PUGLIA, RABBIA – Dalla politica e dalle istituzioni, dolore e rabbia. “Bisogna – ha chiesto Mattarella – fare piena luce su questa inammissibile tragedia: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze”. Sulla stessa linea Renzi: “lacrime e dolore per queste vite spezzate e per le loro famiglie. Ma anche – ha aggiunto il premier – tanta tanta rabbia. L’Italia ha diritto di conoscere la verità: vogliamo che sia fatta chiarezza, su tutto”. Il vicepresidente della Camera e deputato M5s Luigi Di Maio, attende che la “magistratura faccia il suo corso, ma con la tecnologia odierna e le soluzioni a disposizione è assurdo che possano continuare ad accadere tragedie del genere”. Per il leader della Lega Nord Matteo Salvini, “se qualcuno ha sbagliato, paghi”. “Chiarezza” viene chiesta anche dal capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. Il ministro Delrio riferirà alla Camera ed al Senato sull’incidente. E in serata Renzi, dopo essere stato sul posto dell’incidente ed aver partecipato alla riunione del centro di coordinamento soccorsi a Bari ha detto: “Siamo qui per dare un abbraccio al popolo della Puglia, al governo della Regione, ai sindaci che sono in prima linea, e per dire che non lasceremo la Puglia e i pugliesi da soli, saremo al loro fianco in questo momento di grande disperazione”.
Redazione Papaboys (Fonte www.ansa.it)
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