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Il card. Filoni: Papa Francesco vorrebbe essere in Iraq tra la gente

FiloniPapa Francesco ha ricevuto, ieri sera, a Casa Santa Marta il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, nominato suo Inviato personale in Iraq, per dimostrare la sua vicinanza alle popolazioni e in particolare ai cristiani duramente colpiti dal conflitto in corso, estremamente bisognosi di sostegno e di incoraggiamento. Il cardinale Filoni ha informato il Papa sulla preparazione della sua missione e sulla sua imminente partenza. Il servizio di Alessandro Gisotti della Radio Vaticana:

Papa Francesco, informa la Sala Stampa Vaticana, ha ribadito al cardinale Filoni “i suoi sentimenti di fronte ai tragici eventi in corso e gli ha dato le sue personali indicazioni per la missione”. Il Pontefice ha inoltre affidato “una somma da impiegare per aiuti urgenti alle persone più colpite, come segno della concreta solidarietà del Papa e della sua partecipazione agli sforzi delle istituzioni e delle persone di buona volontà per rispondere alla drammatica situazione”. In una dichiarazione rilasciata al Centro Televisivo Vaticano, dopo l’incontro, il cardinale Ferdinando Filoni sottolinea quanto il Papa abbia a cuore i tanti cristiani e le altre minoranze “che sono in una situazione di persecuzione e di fuga” in Iraq:

La sollecitudine del Papa è stata proprio vivamente percepita, l’ho vivamente percepita perché il Santo Padre, probabilmente, avrebbe avuto anche piacere di essere lì, in mezzo a questa povera gente. Mi affida questo compito proprio perché io faccia presente questo affetto, questo amore profondo, questa condivisione che il Papa ha per questi nostri poveri di oggi”.

La missione, ha specificato il cardinale Filoni – già nunzio in Iraq ai tempi della seconda Guerra del Golfo (2001-2006) – sarà inizialmente “di incoraggiamento, anche di fiducia, di aiuto spirituale, morale e psicologico”:

“La nostra percezione è che questi cristiani, dopo tante difficoltà che hanno avuto, possano non pensare più che questo Paese sia ancora il loro Paese. L’Iraq, tradizionalmente, è un Paese in cui sono convissute tantissime realtà, è un Paese anche accogliente, è un Paese dove storicamente, per centinaia e centinaia di anni, minoranze e maggioranze sono convissute. E quindi sarebbe veramente un peccato, oggi, perdere questa ricchezza”.

Dunque, la missione vuole anche dire ai cristiani iracheni che “per loro c’è un futuro”. “Sono convinto – ha affermato il cardinale Filoni – che le autorità faranno di tutto per mettere questi cristiani in una condizione di proprio agio, di futuro, di sicurezza”:

“Ma devono anche sentire che la Chiesa universale è con loro, che non li abbandona, che li ritiene preziosi in questa terra, che loro abbiano ancora fiducia in se stessi e nelle relazioni che possono stabilire con gli altri. Il Papa è consapevole di tutto questo”.

La missione, conclude il cardinale Filoni, sarà dunque di “sensibilizzare ancora le autorità, raccomandando loro il bene di queste nostre popolazioni e, al tempo stesso, di studiare come aiutarle concretamente in questa situazione e nel prossimo futuro”. Infine, sarà l’occasione per “ringraziare tutti coloro – autorità, organizzazioni ecclesiastiche e non ecclesiastiche – ringraziare tutti per quello che stanno facendo in favore di questa popolazione”.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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