CAMPANIA – NAPOLI – “Non possiamo, non dobbiamo soffocare il balbettio di questo Dio Bambino, come fanno molti trasformando il Natale in una festa del consumismo, dello spreco, di regali, del panettone”. Lo ha detto ieri il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, nella Messa di Natale. “Non possiamo né dobbiamo soffocare questo Dio Bambino impedendogli di crescere – ha aggiunto – con il nostro modo di vivere egoistico, fatto di chiusure a ogni forma di carità, di solidarietà e di fraternità verso i più poveri e abbandonati, verso i malati e i carcerati, versi gli emigrati e gli emarginati, verso coloro che hanno perduto la loro dignità di uomini. Quante resistenze all’amore troviamo anche nella nostra società!”. È “la continua tentazione dell’uomo a diventare dio senza Dio: voi sarete come dei”. Per questo, “molti corrono dietro al denaro, bramosi di accumulare ricchezze, anche con la violenza a scapito della dignità e dei diritti degli altri, oppure altri che pretendono di decidere ciò che è bene e ciò che è male, senza tenere in nessun conto la volontà di Dio Creatore”. Ma, ha osservato il porporato, “Dio si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi per essere il Dio con noi, il Dio per noi, il Dio in noi. Il suo progetto è un progetto di amore per ciascuno di noi. Queste non sono parole vaghe o illusorie; Dio non ci ama per finta, come forse succede tra noi uomini”.
“L’amore vero – ha spiegato il porporato – è autentico, non sa imbrogliare o fare le cose per finta. Dio si è identificato, realmente, con ciascuno di noi, con le nostre miserie e debolezze, con i nostri problemi e fragilità”. Perciò, “possiamo affermare che Dio è vivo, si incarna e si identifica con i nostri malati, con i senza-lavoro e senza-casa, con gli sfiduciati ed i delusi, con i genitori, che non hanno più la forza ed il coraggio di impegnarsi a dare una autentica educazione e formazione ai loro figli, con i giovani, ai quali non si offre nessun sostegno reale e concreto per aiutarli oggi a costruire il loro futuro”. A tutti questi fratelli e sorelle, il cardinale Sepe, come vescovo, “a nome di Cristo”, in questo Natale ha voluto dire: “Non fatevi prendere dal pessimismo e scoraggiamento, nonostante la grave crisi che stiamo attraversando; abbiate fiducia in quel Dio che vi ama ed è diventato uomo per donarci la forza del suo spirito; non lasciatevi rubare la speranza; reagite con coraggio, nella certezza che il Signore della vita non abbandona nessuno, e che , nonostante i tanti e tragici inferni creati dagli uomini, l’amore trionferà”. “Nell’incontro col Dio vivo e vero – ha concluso l’arcivescovo di Napoli -, troveremo la vera gioia, la vera vita e l’autentica felicità”.
Fonte: Agenzia Sir