“L’amore vero – ha spiegato il porporato – è autentico, non sa imbrogliare o fare le cose per finta. Dio si è identificato, realmente, con ciascuno di noi, con le nostre miserie e debolezze, con i nostri problemi e fragilità”. Perciò, “possiamo affermare che Dio è vivo, si incarna e si identifica con i nostri malati, con i senza-lavoro e senza-casa, con gli sfiduciati ed i delusi, con i genitori, che non hanno più la forza ed il coraggio di impegnarsi a dare una autentica educazione e formazione ai loro figli, con i giovani, ai quali non si offre nessun sostegno reale e concreto per aiutarli oggi a costruire il loro futuro”. A tutti questi fratelli e sorelle, il cardinale Sepe, come vescovo, “a nome di Cristo”, in questo Natale ha voluto dire: “Non fatevi prendere dal pessimismo e scoraggiamento, nonostante la grave crisi che stiamo attraversando; abbiate fiducia in quel Dio che vi ama ed è diventato uomo per donarci la forza del suo spirito; non lasciatevi rubare la speranza; reagite con coraggio, nella certezza che il Signore della vita non abbandona nessuno, e che , nonostante i tanti e tragici inferni creati dagli uomini, l’amore trionferà”. “Nell’incontro col Dio vivo e vero – ha concluso l’arcivescovo di Napoli -, troveremo la vera gioia, la vera vita e l’autentica felicità”.
Fonte: Agenzia Sir
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