IL CASO/ Wladimir (e l’orsa Daniza), il “letargo” di chi difende gli animali ma non gli uomini

Wladimir Molinari è un signore di 45 anni che il 10 giugno è stato assalito da un orso mentre faceva jogging a pochi chilometri dal centro di Trento. Mettete il suo nome su youtube e lo potete guardare mentre parla da un letto d’ospedale. Graffiato, morsicato, e avendo corso il grossissimo rischio di lasciarci la pelle, potete ascoltarlo dopo una notte di operazioni chirurgiche. Racconta come a un certo punto era sicuro di essere sbranato. Affranto, perché ha sempre sostenuto il progetto Life Ursus, chiede che l’esemplare venga “come minimo catturato perché è troppo pericoloso e come ha fatto male a me può far male a chiunque e la gente ha diritto ad andare in giro tranquilla e non di essere sbranata”.
Io non ho un opinione su come ci si debba comportare, se si debba portare avanti o no “il progetto orso”, e non sto né dalla parte della Lega che chiede la revoca del programma di reinserimento dell’orso nè della Lav che critica la Provincia. La mia domanda è perché questo fatto tragico non ha avuto una copertura mediatica neppure lontanamente paragonabile a quella che l’anno scorso ebbe Daniza, l’orsa che venne uccisa durante il tentativo di cattura perché aveva difeso i suoi cuccioli. Daniza era una notizia che per giorni teneva sulle spine giornali, riviste, tg e trasmissioni varie. Molinari ha un video e qualche trafiletto. L’orsa aveva oscurato le tre missionarie uccise in Burundi e si era arrivati a chiedere le dimissioni di un ministro e il boicottamento del turismo di un’intera zona. Per l’orso del podista nemmeno una foto. Qualche esperto mi spieghi. Davvero la differenza sono gli orsetti senza latte e una mamma in cerca di cibo in vista del lungo letargo? Wladimir da youtube dice “prendetelo”, ma la miccia non si accende. Sono io ipersensibile? Sentire la voce incrinata e ancora impaurita di un uomo che sei giorni fa è stato ripetutamente attaccato da un orso, mi fa empatizzare con lui in modo molto diverso da come accadrebbe se leggessi la notizia dell’agguato su un giornale? O forse scoprire che l’orso quando è in salute e sta bene, marca il suo territorio e crede che le nostre escursioni podistiche siano incursioni nemiche da cui difendersi, è qualcosa che non vogliamo sentirci dire? Non va bene scoprire che Yoghi non esiste, non ruba cestini da pic nic ma attacca con unghie e denti e ti riduce, se sei fortunato, come Wladimir? Il luogo in cui Molinari è stato aggredito, non è una località remota della natura in cui l’uomo penetra raramente ma è vicinissimo alla città ed è una tradizionale meta di picnic domenicali. Per avere la bomba mediatica aspettiamo che qualche cucciolo d’uomo venga mangiato il prossimo weekend?

Di Don Mauro Leonardi

Articolo tratto da Ilsussidiario.net

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