Il Pentagono ha stanziato altri 300 milioni di dollari di aiuti militari all’Ucraina per sostenere Kiev nel contrasto dell’invasione russa.
Oltre a missili guidati da laser, droni kamikaze Switchblade e droni leggeri Puma da ricognizione, questa volta però l’amministrazione Biden si spingerà oltre.
Secondo un’anticipazione del New York Times, infatti, la Casa Bianca lavorerà con gli alleati per trasferire agli ucraini carrarmati di fabbricazione sovietica da impiegare nel Donbass.
Se il progetto andrà in porto, sarà la prima volta dall’inizio della guerra che gli Usa inviano tank in Ucraina.
Il New York Times ha citato un funzionario americano, precisando che la
decisione di agire come intermediario per contribuire al trasferimento dei carrarmati, che i soldati ucraini sanno come usare, giunge in risposta a una richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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Si tratta della prima volta nella guerra che gli Usa contribuiscono al trasferimento di tank, che secondo la fonte comincerà presto. La fonte non ha precisato quanti saranno i mezzi, né da quali Paesi arriveranno, ma ha sottolineato che consentiranno all’Ucraina di condurre attacchi di artiglieria a lungo raggio contro obiettivi russi in Donbass.
La guerra in Ucraina, giunta al suo trentottesimo giorno, prosegue con attacchi aerei su numerose città tra cui Odessa e Leopoli.
Il Cremlino “congela” le relazioni con l’Ue: “Il dialogo con gli europei riprenderà quando si riprenderanno dalla sbornia americana”, ha detto il portavoce di Mosca Dmitry Peskov.
Il consigliere di Zelensky Mykhaylo Podolyak spiega che le truppe russe “si stanno ritirando rapidamente” da Kiev. La Turchia è pronta a fornire navi per l’evacuazione di civili e feriti da Mariupol.
La bandiera nazionale ucraina è stata di nuovo innalzata sulla centrale nucleare di Chernobyl, occupata nelle prime fasi dell’invasione dalle forze russe. L’ha annunciato il gestore nucleare ucraino Energoatom attraverso il suo canale Telegram.
I corpi di almeno 20 uomini in abiti civili sono stati trovati in una strada di Bucha, città a nord-ovest di Kiev appena liberata dall’occupazione russa. Uno dei cadaveri aveva le mani legate, a quanto testimoniato da giornalisti sul posto.
I centri di Studenko e Sviatohirsk, nella regione di Kharkiv, sono stati raggiunti dalle acque del fiume Seversky Donets, esondato in seguito all’esplosione della diga di Oskol colpita in un attacco. Lo riportano i media ucraini.
Nei distretti di Brovar, Vyshgorod e Bucha della regione di Kiev, che sono stati liberati dai russi, sarà introdotto per due giorni un coprifuoco intensificato dalle 21 alle 6. Lo ha annunciato su Telegram Oleksandr Pavliuk, capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev, spiegando che le restrizioni verranno imposte per rimuovere le conseguenze dell’aggressione russa: ripulire e sminare i territori.
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