Mt 13,1-9
Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore
Molte nel mondo sono le vite non vere, non buone, non sante. Queste non producono frutti buoni, di verità, giustizia, carità, misericordia, amore, compassione, pietà, ristoro, santità. Ogni albero produce secondo la sua natura. Una natura corrotta produrrà sempre corruzione e ogni uomo nella sua natura è corrotto. Nessun uomo pertanto potrà proclamarsi vera vite, vera via, vero albero di salvezza per quanti vanno dietro di lui. Le vie da lui indicate sono tutte corruzione e morte. La sua natura solo queste cose può produrre. La tenebra produce tenebra. Il peccato genera morte.
Questa verità va proclamata con fermezza. Ogni religione esistente nel mondo è frutto di un uomo la cui natura è corrotta. Ha bisogno lui per primo di essere portato nella non corruzione, nella verità della sua natura, nella giustizia della sua esistenza, nella luce del suo corpo e della sua anima. Se lui è nella morte, nella non verità, mai potrà essere via di luce e di verità per gli altri.
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È questa una logica conseguenza. Ognuno dona ciò che è. Se è buono, produce frutti di bontà. Se è perverso dona frutti di perversità. Se è corrotto genera frutti di perversione. Se è nelle tenebre altro non può dare che tenebre.
Le religioni possiedono in se stesse un principio di verità: esse legano l’uomo al soprannaturale, al divino. Al contrario dell’empietà che nega la stessa esistenza di Dio, le religioni, comprese quelle idolatriche, aprono questo orizzonte soprannaturale, anche se molto confuso e incerto. Esse sono vie che aprono al divino, al trascendente. Sono sentieri che consentono di superare l’immanenza, l’ateismo, la negazione di Dio. Spesso però esse sono un blocco monolitico sigillato, nel quale è impossibile penetrare. In tal senso possono essere di grave impedimento alla crescita dell’uomo nella verità. Una verità bloccata non è la verità di Dio, è verità di Satana.
Ogni uomo questa verità deve ascoltarla. Solo Cristo Gesù è la vera vite. Nessun altro lo è. Mai lo potrà essere. Mai lo è stato. È Lui il solo che può fruttificare vita eterna, verità, giustizia, carità, misericordia, pietà, amore fraterno. Lo fruttifica non però in chi rimane sganciato, separato, tagliato da Lui, ma in chi diviene con Lui una sola vera vite. Lui è la vite vera e tutti gli altri sono chiamati ad essere tralci di Lui. Lui dona la vera linfa’, quanti sono una cosa con Lui donano i veri frutti. La vera vite produce attraverso i tralci. I tralci producono perché sono una cosa sola con la vera vite.
Questa unica e sola vera vite mai seccherà, mai smetterà di dare buoni frutti, perché è curata dal Padre celeste. È Lui l’agricoltore che pota i rami che producono e taglia quelli infruttuosi. È Lui che veglia su di essa, che vi mette una cinta di riparo, che non permette che alcun cinghiale le si avvicini. È Lui che la protegge perché nessuna malattia la prenda e la consumi. Il Padre celeste cura soltanto questa vite. Le altre non le può curare. Non gli appartengono. Non sono sue viti. Le altre viti ognuna si cura da se stessa con i risultati che ogni giorno cadono sotto i nostri occhi. Peccato che molti tralci abbiano perso questa fede. Sono tanti in verità che non credono più in Gesù unica e sola vera vite. Sono moltissimi coloro che non credono che il Padre celeste sia l’agricoltore di questa unica vite vera. Ormai anche tra i tralci di Gesù serpeggia la convinzione che ogni vite sia vera e ogni tralcio sia buono. I frutti li smentiscono.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede in Gesù