Il Consigliere Venturini: ‘in Europa per costruire un mondo migliore’

Simone Venturini, si avvicinano le elezioni Europee. Hai deciso di candidarti, per essere voce e speranza giovane nelle istituzioni europee. Perché hai deciso di metterti in gioco? Perché per anni l’Europa è stata, salvo meritevoli eccezioni, il posto dove “sistemare” parlamentari non rieletti, terze file dei partiti e ministri o sottosegretari a fine corsa. Per la nostra generazione, invece, l’Europa è il luogo dove vengono prese quotidianamente importantissime decisioni che impattano sulle nostre vite e sul nostro futuro. L’età media della delegazione italiana nel Parlamento Europeo, poi, non garantisce cittadinanza alle esigenze e alle istanze delle generazioni under 40. Il nostro punto di vista, il nostro contributo, rischia di essere privo di rappresentanza.

La politica, affaticata a difendere la sua sussistenza, non corrisponde alle reali necessità della gente. E’ ora di mettere in atto nuove forme politiche trasparenti capaci di contrastare il degrado culturale e sociale a cui assistiamo ogni giorno?Ci vuole innanzitutto un nuovo approccio all’impegno politico. Da decenni (ancora oggi purtroppo) la politica non è vista come servizio ma come fine ultimo. Se a questo aggiungiamo che la selezione dei nostri rappresentanti dipende dalla fedeltà al capo del partito o dallo spessore del portafoglio dei candidati, il risultato è drammatico. 

Su questo punto i corpi intermedi e, credo, anche il cosiddetto mondo cattolico devono dare il loro contributo per formare ed accompagnare costantemente le persone che decidono di dedicarsi alla politica. L’impegno politico non può essere un fatto del singolo, l’impegno politico è un fatto comunitario e come tale deve essere vissuto.

La liquidità del pensiero e della parola, tradisce il significato dei valori fondamentali -che hanno assicurato lo sviluppo dell’umanità-, generando scontri e incomprensioni. Vuoi chiarire che il tuo programma non è contro nessuno, ma a favore del bene comune e del progresso sociale? Io credo che l’insegnamento contenuto nella Dottrina Sociale della Chiesa abbia anche un contenuto “laico” , un contenuto che possa cioè contribuire in maniera determinante alla realizzazione di una società migliore. Certe verità che alcuni cercano quotidianamente di negare facendole passare per principi clericali o confessionali, rappresentano invece le fondamenta su cui si regge un’intera società, un’intera umanità.

Ci puoi presentare in maniera sintetica e convincente i punti del tuo programma? In primis l’attenzione alla Famiglie. Un’Europa attenta alle famiglie che non lasci soli anziani, giovani, disabili e persone in difficoltà economiche. Un’Europa che metta le giovani coppie nelle condizioni di accogliere la vita. L’Europa non può, inoltre, avere paura di affermare le sue radici e la sua identità. Nella Costituzione Europea dovrà essere contenuto il riferimento alle radici cristiane. Un continente che non sa da dove arriva è un continente che non sa dove andare. L’Europa, a mio avviso, non deve imporre un’educazione di stato, non deve intromettersi nell’educazione dei bambini, specie nel campo dell’educazione agli affetti. L’Europa che ho in mente non confonde i diritti di tutti con i desideri dei singoli. 

Il mio impegno sarà poi dedicato alla tutela del Made in Italy, alla tutela delle nostre eccellenze in campo tecnologico, artigianale, enogastronomico, culturale e turistico. Ciò dovrà avvenire sia valorizzando il marchio e la storia che sta dietro ad ogni prodotto, sia combattendo le contraffazioni. Lavorerò, se eletto, ad un’Europa solidale, che non lasci sola l’Italia ad affrontare l’emergenza dei flussi migratori. Un’Europa che non si volti dall’altra parte quando uno stato in difficoltà chiede aiuto.

Dunque, se non sei d’accordo con il pensiero dominante non significa avere delle riserve sulle persone e le loro scelte… Oggi un certo pensiero dominante nega le differenze tra uomo e donna, considera tutto relativo e nega verità innegabili. Affermare i nostri valori e le implicazioni laiche (e non confessionali) di questi valori non significa fare una battaglia contro qualcuno. Significa dare il nostro contributo all’edificazione di una società giusta, solidale e accogliente nei confronti della vita.

I giovani hanno necessità di avere punti di riferimento su cui contare. Prima di tutto hanno bisogno di lavoro… Quando mi chiedono “Cosa farai in Europa, se eletto, per i giovani?”, tutti si aspettano che io risponda parlando di Erasmus. In realtà io cerco sempre di spiegare che non si deve guardare a noi giovani come una specie particolare ma si deve considerare il mondo giovanile parte di un mondo più grande. Oggi per dare risposte concrete alle istanze della mia generazione bisogna innanzitutto mettere gli stati membri nella condizione di creare lavoro. Per farlo bisogna rivedere i parametri europei imposti agli stati, distinguendo la spesa corrente improduttiva (sprechi, sacche di privilegio, macroscopicità della pubblica amministrazione etc.) dalla spesa per gli investimenti. Quest’ultima deve essere incoraggiata perché genera lavoro e non può essere considerata come la prima.

In un tuo post mi ha colpito la frase: “mi sento come Davide che lotta contro Golia”. Sei pronto a dare il meglio di te per aiutare la gente ad avere speranza nel futuro? La campagna per le Elezioni Europee è una delle più difficili in assoluto sia per la vastità del collegio (quattro regioni) sia per la necessità di scrivere il cognome del candidato sulla scheda (la cosiddetta preferenza), buona pratica a cui ci hanno purtroppo disabituati. La vastità del collegio avvantaggia i candidati più strutturati e soprattutto i candidati che dispongono di grandi risorse economiche. Non essendo io né un candidato strutturato né un candidato ricco, mi affido soprattutto al passaparola, all’aiuto degli amici, al confronto con quelle associazioni e quei movimenti in cui sono cresciuto e alla voglia degli elettori di cambiare le persone che fino ad oggi hanno monopolizzato la politica. Ecco perché mi sento come Davide contro Golia. C’è entusiasmo e tanta voglia di fare in questa mia scelta. Speriamo che essa possa essere compresa e condivisa. Grazie! a cura di Emanuela Graziosi

Simone Venturini, Candidato alle Elezioni Europee.

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  • Continua così. A Davide fu sufficiente un sasso e una mira eccezionale e una mano speciale che lo guidava.Ti Auguro che anche x te sia così.Difendi la famiglia basata sul matrimonio tra un uomo e una donna difensori e aperti alla vita .Fai questo a voce alta e avrai un popolo (CHE NESSUNO VUOL VEDERE)che ti appoggerà.Auguri

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