Meditazioni di Madre Teresa di Calcutta per ogni giorno dell’anno.
“Sentivo che il Signore mi chiedeva di uscire nelle strade a servire i poveri. Non era un suggerimento, un invito o una proposta. Era un ordine“
Da quel momento, i più poveri tra i poveri, iniziarono ad avere una vita migliore: Madre Teresa li accudiva, li curava, li sfamava. Per il suo lavoro, alla sequela di Cristo, tra le vittime della povertà, per la sua pratica eroica delle Virtù, è divenuta beata nel 2003, a soli 6 anni dalla morte, e poi santa nel 2016.
I suoi scritti, le sue parole, ci spingono ad un amore incondizionato verso i nostri fratelli, sull’esempio dell’Amore senza misura di Gesù.
Un consiglio al giorno di Madre Teresa, che possa accompagnarci a vivere la giornata cercando di imitare Cristo.
Il consiglio di Madre Teresa per questo giorno.
Più il lavoro è ripugnante, maggiore dovrebbe essere la nostra
fede e più gioiosa la nostra devozione. Che noi si senta
ripugnanza è natùrale ma quando riusciamo a vincerla per
amore di Cristo è lì che possiamo raggiungere l’eroismo. Assai
spesso nelle vite dei santi è accaduto che il superamento eroico
di qualcosa di ripugnante è diventata la chiave per arrivare a
una grande santità. Questo fu il caso di San Francesco d’Assisi,
che nell’incontrare un lebbroso, completamente sfigurato, si
ritrasse, ma poi facendosi forza, baciò quel volto
spaventosamente sfigurato. Il risultato fu che Francesco fu
ripieno di una gioia indicibile. Era diventato completamente
padrone di se stesso ed il lebbroso se ne andò lodando Dio per
la sua guarigione.
Il Memorare : la preghiera recitata da Madre Teresa, nove volte al giorno, in onore della Beata Vergine
Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è mai udito
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
abbia implorato il tuo patrocinio
e domandato il tuo aiuto,
e sia rimasto abbandonato.
Sostenuto da questa fiducia,
mi rivolgo a te, Madre, Vergine delle vergini.
Vengo a te, con le lacrime agli occhi,
colpevole di tanti peccati,
mi prostro ai tuoi piedi e domando pietà.
Non disprezzare la mia supplica,
o Madre del verbo,
ma benigna ascoltami ed esaudiscimi.