Meditazioni di Madre Teresa di Calcutta per ogni giorno dell’anno.
“Sentivo che il Signore mi chiedeva di uscire nelle strade a servire i poveri. Non era un suggerimento, un invito o una proposta. Era un ordine“ Da quel momento, i più poveri tra i poveri, iniziarono ad avere una vita migliore: Madre Teresa li accudiva, li curava, li amava.
I suoi scritti, le sue parole, ci spingono ad un amore incondizionato verso i nostri fratelli, sull’esempio dell’Amore senza misura di Gesù.
Un consiglio al giorno di Madre Teresa, che possa accompagnarci a vivere la giornata cercando di imitare Cristo.
Il consiglio di Madre Teresa per questo giorno.
Cristo doveva trattare con le folle che gridavano, che facevano
a gomitate, era il loro stesso entusiasmo a manifestarsi cosi ed
era fastidioso. Non si preoccupavano molto delle sue esigenze.
Nelle loro espressioni di familiarità a volte capitava persino che
si dimenticassero di Lui. Tuttavia aveva pazienza con essi,
fossero pure aggressivi quanto volevano, alla fine avrebbe
usato loro pietà. Non si vergognava dei peccatori, non passava
loro accanto senza guardarli e se essi avessero voluto,
avrebbero potuto averlo con loro come chiunque altro, per
quanto questo gli potesse costare… « Sono venuto » diceva «
non per i giusti, ma perché i peccatori si pentano. » Noi,
Missionarie della Carità, abbiamo ricevuto la grazia, infatti, di
essere chiamate a imitare questo tremendo amante del povero
e dell’abbandonato. Proprio come Cristo, abbiamo a che fare
con folle immense. Siamo state chiamate ad essere le sue
collaboratrici negli slums permettendogli di irradiare la sua vita
in noi e attraverso noi in quei quartieri disastrati
Il Memorare : la preghiera recitata da Madre Teresa, nove volte al giorno, in onore della Beata Vergine
Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è mai udito
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
abbia implorato il tuo patrocinio
e domandato il tuo aiuto,
e sia rimasto abbandonato.
Sostenuto da questa fiducia,
mi rivolgo a te, Madre, Vergine delle vergini.
Vengo a te, con le lacrime agli occhi,
colpevole di tanti peccati,
mi prostro ai tuoi piedi e domando pietà.
Non disprezzare la mia supplica,
o Madre del verbo,
ma benigna ascoltami ed esaudiscimi.