Meditazioni di Madre Teresa di Calcutta per ogni giorno dell’anno.
“Sentivo che il Signore mi chiedeva di uscire nelle strade a servire i poveri. Non era un suggerimento, un invito o una proposta. Era un ordine“
Da quel momento, i più poveri tra i poveri, iniziarono ad avere una vita migliore: Madre Teresa li accudiva, li curava, li sfamava. Per il suo lavoro, alla sequela di Cristo, tra le vittime della povertà, per la sua pratica eroica delle Virtù, è divenuta beata nel 2003, a soli 6 anni dalla morte, e poi santa nel 2016.
I suoi scritti, le sue parole, ci spingono ad un amore incondizionato verso i nostri fratelli, sull’esempio dell’Amore senza misura di Gesù.
Un consiglio al giorno di Madre Teresa, che possa accompagnarci a vivere la giornata cercando di imitare Cristo.
Il consiglio di Madre Teresa. 14 Settembre 2018
La preghiera che viene dalla mente e dal cuore e che noi recitiamo senza leggerla nei libri è detta preghiera mentale.
Non dobbiamo mai dimenticare che siamo vincolati dal nostro stato a tendere verso la perfezione e a puntare ad essa incessantemente.
La consuetudine della preghiera mentale quotidiana è necessaria per raggiungere il nostro scopo, poiché essa è il respiro di vita per la nostra anima e la santità è impossibile senza di essa.
Santa Teresa d’Avila dice: “ Colui che trascura la preghiera mentale non ha bisogno del diavolo che lo spinga all’inferno; ci andrà per sua volontà ”.
E soltanto mediante la preghiera mentale e le letture spirituali che possiamo coltivare il dono della preghiera.
La preghiera mentale è grandemente favorita dal candore dell’anima, cioè dalla dimenticanza di sé, dalle mortificazioni del corpo e dei sensi e dai frequenti slanci di desiderio che alimentano la nostra preghiera.
“ Nella preghiera mentale ”, dice St. John Vianney, “chiudi gli occhi, chiudi le labbra e apri il cuore.
” Nella preghiera vocale noi parliamo con Dio, nella preghiera mentale è Lui che ci parla.
E in quel momento che Dio si riversa dentro di noi.