Abbiate “la forza e il coraggio di non obbedire ciecamente alla mano invisibile del mercato”: è andato dritto al cuore del problema, il Papa ricevendo stamane un gruppo di studenti dell’Istituzione degli Chartreux a Lione, accompagnati dal superiore e da alcuni professori.
Ai giovani impegnati in corsi di Economia e destinati a lavorare nei settori del commercio e della finanza internazionale, Francesco ha chiesto un impegno preciso:
“…è essenziale che, fin da ora e nella vostra vita professionale futura, impariate a rimanere liberi dal fascino del denaro, dalla schiavitù in cui il denaro rinchiude quanti gli rendono un culto.”
Da qui l’importanza nella loro formazione accademica di “una forte dimensione umana, filosofica e spirituale”. Poi l’incoraggiamento:
“…a diventare promotori e difensori di una crescita nell’equità, artigiani di un’amministrazione giusta e adeguata della nostra casa comune, cioè il mondo.”
E ancora un’esortazione:
“…avete la capacità di decidere del vostro futuro!”
“E se anche questo mondo – ha aggiunto il Papa – si aspetta da voi che puntiate al successo”:
“datevi i mezzi e il tempo per percorrere i sentieri della fraternità, per costruire ponti tra gli uomini piuttosto che muri, per aggiungere la vostra pietra all’edificazione di una società più giusta e più umana”.
Agli studenti cristiani una raccomandazione particolare di “rimanere sempre uniti al Signore con la preghiera” e di “affidare tutto a Dio”:
“e così non soccombere alla tentazione dello scoraggiamento o della disperazione.”
E a quanti non sono cristiani un altro consiglio, ispirato dai pensieri di Pascal:
“non dimenticate mai, nello sguardo rivolto sugli altri e su voi stessi, che ‘l’uomo sorpassa infinitamente l’uomo’”
A tutti l’augurio di “coltivare la cultura dell’incontro e della condivisione in seno all’unica famiglia umana”.
Fonte it.radiovaticana.va