Parola di Dio
“Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura (Es 12,46): Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora (zc 12,10): Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto” (Gv 19,31-37).
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Per la comprensione
– Quando si voleva affrettare la morte dei condannati, si ricorreva al colpo di lancia al cuore o al “crurifragio”, spezzando violentemente le gambe con spranghe di ferro. Era la “Parasceve”, cioè la preparazione della Pasqua: i Giudei ottennero da Pilato che i crocifissi fossero finiti e tolti di mezzo, per non turbare la gioia della grande festa.
– I soldati spezzarono le gambe ai due condannati con Gesù, perché ancora vivi. A Gesù non spezzarono le gambe perché già morto; ma per togliere ogni dubbio sulla realtà della sua morte, un soldato gli diede un colpo di lancia, trafiggendogli il costato destro fino al cuore e provocando la fuoruscita dell’ultimo residuo di sangue, misto a siero.
Rifletti
– “Uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua”. A Gesù fu risparmiato l’inutile oltraggio del crurifragio, ma un soldato Gli aprì il costato con un colpo di lancia e Gli trafisse il cuore. Il discepolo che Gesù amava asserisce di essere stato testimone oculare del fatto e gli attribuisce un significato profondo: egli comprese che Gesù volle aprirci il suo cuore, per dimostraci tutto il suo amore.
– Il sangue è la vita e la vita è l’amore; davvero Gesù ci ha amato “fino alla fine”, non solo fino alla morte, ma fino all’effusione delle ultime gocce di sangue racchiuse nel cuore. Il Cuore squarciato di Gesù è una bocca eloquente, sempre aperta per ricordarci l’amore infinito di Dio: “Ecco quel cuore che ha tanto amato il mondo…”. Dio onnipotente e infinito non poteva amarci di più.
– I Santi hanno visto nel racconto evangelico un significato mistico: dal cuore aperto di Cristo nasce la Chiesa, la nuova Eva, perché il nuovo popolo di Dio nasce dall’acqua del Battesimo e dal sangue dell’Eucaristia.