C’era un dignitario di corte il cui figlio si trovava malato a Cafarnao.
Avendo egli sentito dire che Gesù era tornato in Galilea, andò a trovarlo e lo pregò di recarsi nella sua casa per guarire suo figlio. Ma Gesù gli disse: – Se non vedete segni e prodigi non credete. – E il dignitario di corte insisté: – Signore, vieni prima che muoia il mio bambino.
Gesù gli disse: Và, tuo figlio vive. Quell’uomo prestò fede alle parole dettegli da Gesù e partì.
E mentre già era di ritorno, gli corsero incontro i suoi servi a dirgli: – Il tuo bambino vive.
Domandò loro a che ora si era sentito meglio. E quelli risposero: – Ieri alle tredici lo lasciò la febbre.
Allora il padre riconobbe che era quella l’ora in cui Gesù gli aveva detto: – Tuo figlio vive; – e – lui e tutta la sua famiglia credettero.
A GESU’
Quanti benefici effetti ottiene l’amore paterno e la fede di quel dignitario e come tu, Gesù mio, hai saputo, di credente, farne un apostolo! Tutta la sua famiglia si converte e si unisce alla nascente Chiesa!
E non è forse quello che tu vuoi fare anche adesso nel santo Tabernacolo? Forse non sappiamo che tu desideri dai tuoi credenti un vivo spirito di apostolato per la tua Chiesa… per la tua presenza eucaristica?
Quante persone, genitori, educatori, educatrici, hanno figli, figlie, fratelli lontani da te, con la fede languida come la fiammella di un lucignolo che sta per spegnersi!…
Mio Gesù, io vengo a te con la fiducia e il desiderio di quell’ufficiale… Ti prego tanto, con le lacrime agli occhi, per i miei fratelli cristiani, vicini e lontani; perché tornino ai tuoi piedi, credenti e pentiti, guariti e risuscitati…
Fammi sentire la tua parola consolatrice: «I tuoi fratelli vivono!».
Aumenta in me lo spirito di apostolato eucaristico. Prima ti conosca e ti ami io, o Gesù, poi ti faccia conoscere ed amare dagli altri!
A MARIA
O Vergine Santa, prima apostola della Chiesa di Gesù e della santa Eucaristia, privilegiata martire d’amore, guidami nel bene che voglio fare alle anime dei miei fratelli. Ispirami le parole adatte per fare amare il nostro caro Gesù, immolato nel Santissimo Sacramento dell’Altare.
Tu desideri che le anime si rivolgano a lui, racchiuso in quella prigione d’amore, che gli tengano compagnia, che lo ringrazino, che lo adorino, che lo amino tanto:
O Madre, compatisci la freddezza di questa povera umanità, gelida davanti all’incendio d’amore che divampa dall’ Ostia Santa.
Portaci a Gesù. Digli che compatisca la nostra debolezza ed insieme aiutaci perché possiamo stare sempre vicini a Voi, almeno col pensiero, in quel Mistero ineffabile.
PROPOSITO
Come la fiamma non si può nascondere, così il mio amore eucaristico, se è vero, non potrà, anzi non dovrà stare racchiuso, ma farà tutto il possibile per attirare altre anime ai piedi di Gesù. Questa è la più grande aspirazione di un’anima eucaristica.
COMUNIONE SPIRITUALE
Vieni, vieni, Gesù mio, Nel possesso del mio cuore, Tutto infiammalo d’amore, onde viva sol per te. Come giunto al cuor ti stringo, o celeste e amato sposo, in te sol trovo riposo, nell’amarti sta il mio ben.
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