Papa Francesco all’Angelus ha pregato e chiesto di unirsi a lui in una preghiera silenziosa in Piazza (ed a casa ndr) per le vittime dell’attentato di ieri ad Ankara, in Turchia, ed ha espresso la propria solidarietà alle loro famiglie in un telegramma indirizzato al presidente Erdogan, a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.
Intanto, in Turchia è stato identificato in un uomo di 25 anni uno degli attentatori.
Le parole di Papa Francesco:
“Ieri abbiamo ricevuto con grande dolore la notizia della terribile strage avvenuta ad Ankara, in Turchia. Dolore per i numerosi morti. Dolore per i feriti. Dolore perché gli attentatori hanno colpito persone inermi che manifestavano per la pace. Mentre prego per quel caro Paese, chiedo al Signore di accogliere le anime dei defunti e di confortare i sofferenti e i familiari”.
Così Francesco all’Angelus ha raccolto in un abbraccio a distanza famiglie e vittime dell’attentato avvenuto ieri ad Ankara, in cui sono rimaste uccise, secondo fonti ufficiali, 95 persone e ferite 246, di cui 48 ricoverate in terapia intensiva. Il Santo Padre ha anche inviato al presidente turco Erdogan un telegramma in cui manifesta la propria solidarietà e vicinanza spirituale con le persone colpite da “un atto barbaro” e invoca sui parenti in lutto “la forza divina e la pace”.
Il punto sulle indagini
Sempre nella giornata di ieri, inoltre, un’altra bomba esplosa nella provincia di Diyarbakir, nel distretto di Sur, sudest del Paese, ha ucciso un poliziotto e ferito sei agenti. Intanto, gli inquirenti turchi hanno analizzato tracce di impronte digitali ritrovate sui resti dell’ordigno e hanno individuato in un uomo dell’età di 20-25 anni uno degli autori del terribile attacco di cui non c’è ancora rivendicazione. Molte, infatti, sono le matrici del terrorismo che ha colpito negli ultimi decenni la Turchia, che dopo l’attentato ha visto ieri diecimila persone scendere in strada a Istanbul per una manifestazione. Anche oggi, nel primo dei tre giorni di lutto nazionale proclamati, nuove manifestazioni hanno avuto luogo proprio ad Ankara.
La solidarietà di Obama
Arrivano nel frattempo anche altre manifestazioni di solidarietà: il presidente degli Stati Uniti Obama ieri sera ha chiamato il suo omologo turco Erdogan per esprimergli le proprie condoglianze: “Siamo con voi nelle sfide condivise per la sicurezza della regione – ha detto – e solidali con il popolo turco nella lotta al terrorismo”. Erdogan, intanto, ha confermato le elezioni anticipate del primo novembre prossimo.
di Massimo Francini per Redazione Papaboys (servizio di Roberta Barbi per la Radio Vaticana)
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