Usano il Franco Cfa il Camerun, la Repubblica centrafricana, il Congo, il Gabon, la Guinea equatoriale, il Ciad, il Benin, il Burkina Faso, la Costa d’Avorio, la Guinea Bissau, il Mali, il Niger, il Senegal e Togo.
Prima della nascita dell’Euro, il Franco Fca aveva la parità col Franco francese, ora 655,957 Fcfa equivalgono a 1 euro. Questa moneta è battuta in Francia e viene controllata in tutti i suoi passaggi dalla banca centrale transalpina.
Nonostante tutto in nessuna banca francese il Franco Cfa è accettato. In sostanza, sono i francesi a gestire i soldi di 14 Paesi africani.
Per diversi esponenti politici il fenomeno migratorio non si arresta perché di fatto nessuno ha realmente l’intenzione di aiutare questi popoli nei loro Paesi, e particolarmente la Francia si opporrebbe perché ne sfrutta le enormi potenzialità vincolandoli col Fcfa.
Da qui si innesca un enorme esodo di popoli sfiniti dalla povertà, alla ricerca di un futuro meno gramo fuori dal loro continente di appartenenza.
Ogni anno sono inviati dall’Europa 7 miliardi di dollari in aiuti ma nessuno si è mai chiesto che fine facciano questi denari.
Metà arriva nella zona subsahariana per consentire ai Paesi dell’area di fare acquisti all’estero, l’altra metà resta nelle casse francesi facendo da “salvadanaio”.
Il denaro straniero viene inviato alle banche centrali africane e convertito in Franco Cfa ma il 50% deve rimanere nelle casse della banca centrale francese a garanzia del cambio fisso tra il Franco Cfa e l’Euro.
Questo meccanismo è il medesimo anche per gli aiuti umanitari.
Sul sito della banca centrale francese si legge letteralmente sull’argomento “la proportion de 50% étant appliquée depuis le premier Jullet 2009” (“la percentuale del 50% applicata dal primo luglio 2009”).
Sul conto a garanzia presso le casse francesi ci sono circa dieci miliardi di euro e poiché sono convertiti in titoli di stato francesi, contribuiscono in parte a garantire il debito pubblico francese.
Tradotto, paga il suo debito pubblico con i soldi dell’Africa. Gli africani in parte sostengono il debito della ricca Francia.
In questo modo l’Africa subsahariana che è un’economia debole regimentata da una moneta forte, si impoverisce sempre di più e determina l’esigenza delle popolazioni che la abitano a migrare.
Calcolando che i più fortunati (quelli che riescono a regolarizzarsi fuori dall’Africa) mandano denaro in Africa ai proprio familiari, ecco che la Francia si tiene il 50% di quei soldi cambiati in Franco Cfa e via col solito circolo vizioso.
Pertanto potrebbe affermarsi che il fenomeno migratorio è un affare finanziario.
Fonte: LUCA LIPPI In Terris
Papa Francesco ha annunciato eventi di straordinaria importanza per il prossimo Giubileo del 2025, un anno santo dedicato alla riflessione…
Maria, Avvocata nostra, prega per noi! Signor mio Gesu' Cristo Crocifisso, Figlio della B. V. Maria, apri le tue orecchie…
Sant’Edmondo: vita e preghiera per una grazia Sant'Edmondo è stato un sovrano e martire inglese; è considerato da molti il…
Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…
Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…
Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…