Sta per iniziare la Giornata Mondiale della Gioventù a Panama.
Il giorno 22 aprile dell’anno 1984 Papa Giovanni Paolo II consegna ai giovani la Croce della Giornata Mondiale della Gioventù
Il 31 marzo del 1985 Papa Giovanni Paolo II pubblica la lettera apostolica Dilecti Amici per l’Anno Internazionale della gioventù e incontra a Roma i giovani istituendo le Giornate Mondiali della Gioventù
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Su di sé porta la storia delle Giornate mondiali della gioventù. .
«Portatela nel mondo, come segno dell’amore del Signore Gesù per l’umanità ed annunciate a tutti che solo in Cristo morto e risorto c’è salvezza e redenzione» disse il 22 aprile 1984 Karol Woytjla consegnando la croce di legno alta 3,8 metri e larga 1,75 alle “sentinelle del mattino”. I giovani hanno raccolto l’invito del pontefice polacco e così è stata accolta a Roma, Buenos Aires, Santiago de Compostela, Czestochowa, Denver, Manila, Parigi, Roma, Toronto e Colonia, poi Sidney, Madrid e Rio de Janeiro. Città nazioni, villaggi ed anche interi continenti. Oggi attraversa la Polonia in preparazione della prossima giornata del 2016. Dal 1984 al 2016. Visitando centinaia di Paesi la Croce ha lasciato dietro di sé una straordinaria scia luminosa: un nuovo e profondo confronto con le croci del passato, con le intense esperienze di dolore e di sofferenza. È conosciuta come la “Croce dell’Anno Santo”, la “Croce del Giubileo”, la “Croce delle Gmg”, la “Croce pellegrina”, ma la maggior parte la chiamano la “Croce dei giovani”, proprio perché è stata data ai giovani affinché la portassero in tutto il mondo, in ogni luogo e in ogni tempo. E lei di storie ne avrebbe davvero tante da raccontare: i volti gioiosi dei filippini nel 1995 per la Gmg di Manila, nell’Asia di Madre Teresa di Calcutta segnata ancora oggi dalla fame, dalla guerra e dalla povertà; le lunghe processioni attraverso le riserve degli indiani d’America, il freddo dei ghiacciai del Polo Nord e il silenzio tombale di Ground Zero, a New York, dopo gli attentati dell’11 settembre alle Torri Gemelle.
La Croce e l’Icona della Madonna, simboli della Giornata mondiale della gioventù, infatti hanno percorso l’Australia tra celebrazioni, festeggiamenti, momenti di preghiera e di riflessione a cui parteciparono migliaia di persone, soprattutto giovani. Prima di giungere la terra dei canguri toccò, forse come non mai, numerose località dell’Asia sudorientale e del Pacifico dal febbraio 2007 fino al primo luglio 2008 quando all’aeroporto di Sydney avvenne la consegna della Croce e dell’Icona da parte della delegazione neozelandese ai rappresentanti di tutte le diocesi australiane, dei gruppi e dei movimenti ecclesiali. Il “tour” a Sydney della Croce e dell’Icona proseguì sulla tomba della Beata Mary MacKillop, co-patrona d’Australia. Al termine della liturgia, la delegazione dei giovani attraversò il ponte sul porto di Sydney per raggiungere Darling Harbour, una zona posta al centro della città dove fu eseguita per la prima volta “Receive the Power”, l’inno della Giornata mondiale della gioventù 2008, in segno di benvenuto alla Croce e all’Icona. Dal 10 al 14 luglio i due simboli religiosi percorsero poi il territorio diocesano di Broken Bay e poi via fiume verso la diocesi di Parramatta. Quella australiana è stata sicuramente la tappa che ha fatto percorrere alla Croce e all’Icona di Maria più chilometri in assoluto prima di arrivare nuovamente in Europa, in Spagna nel 2011 a Madrid e in Brasile nel 2013 per la prima Giornata mondiale della gioventù di Papa Francesco.
Redazione
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