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Il grazie di Papa Francesco al Cammino: ‘Avanti nella gioia!’

tn.francesco01feb2014CITTA’ DEL VATICANO – Grande festa nell’Aula Paolo VI in Vaticano, per l’incontro di circa 8mila membri del Cammino Neocatecumenale con Papa Francesco. Il Santo Padre invia nuove famiglie missionarie a evangelizzare in tutto il mondo, soprattutto in Asia: si tratta di 414 famiglie in missione, delle quali 174 faranno parte delle 40 nuove “missio ad gentes” che verranno aggiunte alle 52 già esistenti. All’udienza sono presenti gli iniziatori e responsabili del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernández e Padre Mario Pezzi. Anche noi come Ufficio Stampa e Redazione dei Papaboys, abbiamo seguito Live il caloroso incontro tra il Pontefice e la grande famiglia del Cammino Neocatecumenale. L’udienza è stata visibile nei nostri canali di informazione a partire dalle ore 11.10, con il lancio di alcuni post e twitter a sostegno. Diamo un resoconto rileggendo dai “cinguettii”, i momenti più importanti:

L’ATTESA. “L’ aula Paolo VI, è già stracolma di persone, in attesa di #papafrancesco”; “Prendono posto nell’Aula Paolo VI, i Cardinali, gli Arcivescovi e i vescovi. Kiko sta intonando un canto per raccogliere l’assemblea”; “Tra i partecipanti si notano tanti giovani, sacerdoti, consacrati, gente semplice… #papafrancesco contagia tutti!”; “I volti della gente sono felici! I cristiani non sono musoni, ma gioiosi! testimoniano con la vita il Signore Risorto!”; “Tanti i bambini presenti… la speranza del mondo!”; “L’icona della Madre di Dio presente in Aula Paola VI, protegge il cammino della Chiesa e di tutti gli uomini di buona volontà”; “Volti da ogni parte del mondo, nella gioia di testimoniare l’amore di Dio”.

IL PAPA ENTRA IN AULA PAOLO VI. “Il Papa stà per entrare in aula al canto della “Madre del Signore”; “Il volto del pontefice è sorridente. In sottofondo il canto: Beata Maria tu hai creduto alla parola del Signore”; “Maria, beata Maria, tu hai creduto alla parola del Signore. Maria”, si canta in Aula alla presenza di #papafrancesco“. Alla presenza di Francesco, si canta: “Manda il tuo Spirito che rinnovi la faccia della terra”. “Kiko saluta il Papa, ed è emozionato: “In questa udienza ci accompagnano i santi. Non si può evangelizzare con cose forti, ma con umiltà”. Sono presentati da Kiko al Papa “le missioni per la Cina, l’India, la Mongolia, e il Vietnam. Dice: Sono i vescovi che chiedono le missioni”. Presenta le missioni in Finlandia, Estonia, Francia, Austria, la Svizzera con le città di Friburgo, Losanna. Ora è la volta dell’Olanda,dell’Ucraina, della Bulgaria, dell’Ungheria.  Di seguito il discorso integrale del Santo Padre:

“Cari fratelli e sorelle – ha esordito il Papa nel suo discorso – ringrazio il Signore per la gioia della vostra fede e per l’ardore della vostra testimonianza cristiana. Grazie a Dio! Vi saluto tutti cordialmente, ad iniziare dall’Équipe responsabile internazionale del Cammino Neocatecumenale, insieme ai sacerdoti, ai seminaristi e ai catechisti. Un saluto pieno di affetto rivolgo ai bambini, presenti qui in gran numero … Il mio pensiero va in modo speciale alle famiglie, che si recheranno in diverse parti del mondo per annunciare e testimoniare il Vangelo. La Chiesa vi è grata per la vostra generosità! Vi ringrazio per tutto quello che fate nella Chiesa e nel mondo”. “E proprio a nome della Chiesa, nostra Madre, la nostra Santa Madre Chiesa gerarchica, come amava dire Sant’Ignazio di Loyola – ha proseguito – vorrei proporvi alcune semplici raccomandazioni. La prima è quella di avere la massima cura per costruire e conservare la comunione all’interno delle Chiese particolari nelle quali andrete ad operare. Il Cammino ha un proprio carisma, una propria dinamica, un dono che come tutti i doni dello Spirito ha una profonda dimensione ecclesiale; questo significa mettersi in ascolto della vita delle Chiese nelle quali i vostri responsabili vi inviano, a valorizzarne le ricchezze, a soffrire per le debolezze se necessario, e a camminare insieme, come unico gregge, sotto la guida dei Pastori delle Chiese locali.
La comunione è essenziale: a volte – succede – può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della quale dovete sempre sentirvi parte”. Il Papa ha poi offerto un’altra indicazione: “Dovunque andiate, vi farà bene pensare che lo Spirito di Dio arriva sempre prima di noi. Questo è importante. Il Signore sempre ci precede! Ma pensate a Filippo, quando il Signore lo invia su quella strada e sulla carrozza c’era quel ministro dell’economia: lo Spirito è arrivato prima. Lui leggeva il Profeta Isaia, non capiva, ma il cuore ardeva. E così, quando Filippo si avvicina è preparato per la catechesi e per il battesimo. Lo Spirito sempre ci precede. Dio arriva prima sempre di noi. Anche nei posti più lontani, anche nelle culture più diverse, Dio sparge dovunque i semi del suo Verbo. Da qui scaturisce la necessità di una speciale attenzione al contesto culturale nel quale voi famiglie andrete ad operare: si tratta di un ambiente spesso molto differente da quello da cui provenite. Molti di voi faranno la fatica di imparare la lingua, a volte difficile, e questo sforzo è apprezzabile. Tanto più importante sarà il vostro impegno ad ‘imparare’ – lo ha detto Kiko – le culture che incontrerete, sapendo riconoscere il bisogno di Vangelo che è presente ovunque, ma anche quell’azione che lo Spirito Santo ha compiuto nella vita e nella storia di ogni popolo”. Infine, la terza raccomandazione del Papa: “Vi esorto ad avere cura con amore gli uni degli altri, in particolar modo dei più deboli. Il Cammino Neocatecumenale, in quanto itinerario di scoperta del proprio Battesimo, è una strada esigente, lungo la quale un fratello o una sorella possono trovare delle difficoltà impreviste. In questi casi l’esercizio della pazienza e della misericordia da parte della comunità è segno di maturità nella fede. La libertà di ciascuno non deve essere forzata, e si deve rispettare anche la eventuale scelta di chi decidesse di cercare, fuori dal Cammino, altre forme di vita cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore”. Il Papa ha così concluso: “Care famiglie, cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a portare dovunque, anche negli ambienti più scristianizzati, specialmente nelle periferie esistenziali, il Vangelo di Gesù Cristo. Evangelizzate con amore, portate a tutti l’amore di Dio. Dite a quanti incontrerete sulle strade della vostra missione che Dio ama l’uomo così com’è, anche con i suoi limiti, con i suoi sbagli, anche con i suoi peccati. Ed è per questo che ha inviato il Suo Figlio: perché Lui prendesse i nostri peccati su di sé. Siate messaggeri e testimoni dell’infinita bontà e dell’inesauribile misericordia del Padre. Vi affido alla nostra Madre, Maria, affinché ispiri e sostenga sempre il vostro apostolato. Alla scuola di questa tenera Madre siate missionari zelanti e gioiosi. Non perdete la gioia! Avanti!”.
KIKO
Cosa è la Missio ad Gentes? La “missio ad gentes” o “missione ai gentili” fa riferimento all’evangelizzazione nei luoghi nei quali non è presente il Vangelo e nelle quali è fondamentale realizzare la “prima evangelizzazione”. La maggior parte delle famiglie inviate da Papa Francesco sono famiglie europee – soprattutto famiglie spagnole e italiane. Ogni “missio” è composta da quattro famiglie, un sacerdote, un “socio” che lo accompagna (un laico o un seminarista), una sorella anziana in aiuto e tre giovani sorelle le quali, senza prendere i voti, collaborano alla missione. Le “missio ad gentes”, su imitazione del modello apostolico della Chiesa primitiva, si sviluppano nelle case, tra i non battezzati. Insieme, creano una comunità cristiana che mostra, tra i pagani, i segni della fede: l’amore (“Come io vi ho amato”) e la perfetta unità (“Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”). Il Cammino è presente in 124 nazioni dei cinque continenti, in 1.479 diocesi con 20.432 comunità presenti in 6.272 parrocchie. Dopo l’udienza con Papa Francesco, il Cammino disporrà di: 100 Seminari diocesani missionari Redemptoris Mater; 2.300 seminaristi diocesani che fanno parte di questa iniziazione cristiana e che si preparano al presbiterato; 1.880 presbiteri diocesani ordinati in questi seminari. Più di 1.000 famiglie in missione distribuite in 93 paesi; 92 “missio ad gentes”. a  cura della Redazione e dell’Ufficio stampa dei Papaboys

 

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