“Possiamo accostare la figura di Santa Bernardetta a quella si Santa Teresa del Bambino Gesù. Hanno vissuto lo straordinario della santità nell’ordinario della loro vita fatta di piccole cose. Hanno valorizzato al massimo, proprio offrendoli a Gesù per Maria, anche un passo, un “punto d’ago”, il raccogliere uno spillo da terra… tutto hanno offerto per la conversione dei peccatori, non lasciandosi sfuggire la minima occasione di collaborare alla salvezza dei fratelli. Eppure queste sante non hanno avuto solo questo da offrire. Le loro sofferenze, interiori e fisiche, sono state tante, ma tutto sembra poco a chi ama!
Bernardetta e Teresa hanno scelto di puntare fino in fondo alla santità.
L’amore che le abitava era lo stimolo al loro desiderio di compiere ogni servizio, ogni lavoro, solo per amore e con amore. E tutte e due hanno saputo accettare senza dire di no, la missione dell’amore sofferente: hanno pregato con un trasporto incessante per i peccatori e mentre questi vivevano nell’indifferenza incosciente, l’una e l’altra hanno tremato, al loro posto, nel timore di aver perduto l’amicizia di Dio, sull’esempio di Gesù al Getsemani e sul Golgota, il quale ha voluto “farsi peccato per noi” (2 Cor 5, 21).
“Queste due sante hanno riscoperto, senza conoscersi (Teresa aveva sei anni quando Bernardetta è morta), una nel prolungamento dell’altra, uno stile di santità fondato sul Vangelo, senza grandi opere, senza clamori né gloria.” (R. Laurentin).
La loro santità, in vita, è rimasta nascosta sia a loro stesse sia a coloro che avevano accanto e che avrebbero avuto la possibilità di accorgersene prima degli altri, ma noi oggi le vediamo nella luce di Dio che esalta gli umili! Nelle parole di queste due sante si nota la loro semplicità e la loro grande umiltà, qualità che hanno incantato il cuore di Dio e di Sua Madre! è con queste virtù, praticate fin nelle più piccole cose, che sia Bernardetta sia Teresa hanno fatto penitenza e hanno pregato per i peccatori, ricevendo chissà quante grazie per loro!
Così diceva Bernardetta alle sue consorelle: “Forse qualcuna di voi si chiederà perché la Madonna ha scelto proprio me. è semplice: perché non c’era persona più misera e più ignorante di me!”. E ad una suora che le mostrava ammirazione perché aveva visto la Madonna, così rispondeva: “La scopa, dopo che si è adoperata, non si rimette al suo posto? Ebbene, così è per me: la Vergine si è servita di me. Poi mi hanno messo in un angolo, ma è questo il mio posto. lo mi sento felice e ci rimango!”.
E noi? Vogliamo pregare e far penitenza per i peccatori anche vivendo nell’umiltà?
Impegno: Per amore di Gesù e di Maria, offrendoli per la conversione dei peccatori, facciamo durante la giornata dei piccoli atti di umiltà e accettiamo senza ribellarci anche le umiliazioni che ci vengono dagli altri.
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
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