Mirjana è nata il 18 marzo del 1965 a Sarajevo. Molti non sanno che durante le apparizioni del 2 di ogni mese Mirjana spesso sentiva solo la voce della Vergine, ma il giorno del suo compleanno come la Vergine stessa le ha promesso, la può vedere in tutto il suo splendore.
Mirjana vide per la prima volta la Regina della Pace il 24 giugno del 1981, verso le ore 18.00insieme ad altri 5 ragazzi ( Ivanka, Vicka e Ivan Ivankovic, Ivan Dragicevic e Milka Pavlovic,) sulla collina chiamata Podbrdo. Descrissero la Vergine come una donna giovane e bellissima con un bambino in braccio, ma spaventati erano scappati.
Il giorno dopo alla stessa ora Mirjana insieme a Ivanka, Vicka e Ivan Dragicevic, torneranno sulla collina, raggiunti poi da Marija Pavlovic e Jacov Colo, e di nuovo la Madonna appare loro ma senza il bimbo tra le braccia, facendo cenno di avvicinarsi.
Da lì inizieranno le loro apparizioni quotidiane insieme o separatamente, mentre Milka Pavlovic e Ivan Ivankovic non vedranno mai più la Madonna.
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Il terzo giorno fu proprio Mirjana a chiederle come si chiamasse e Lei rispose:
“Io sono la Beata Vergine Maria!“
Il quarto giorno in compagnia di Jakov le chiese di lasciare un segno, poichè si era cominciato ad insinuare che i ragazzi fossero matti o drogati. La Vergine rispose loro:
“Non abbiate timore di nulla!”
Il 29 giugno 1981 Mirjana inseme agli altri veggenti fu condotta a Mostar e sottoposta a visita medica. La dottoressa responsabile dichiarò quanto segue:
“I matti non sono i ragazzi, ma chi li ha portati qui“.
Quello stesso giorno sul monte delle apparizioni la folla era numerosissima. Quando i ragazzi arrivati al Podbrdo iniziarono a pregare apparve la Madonna che invitò tutti a credere:
“Possa il popolo credere veramente e non temere nulla!”
Anche la dottoressa che aveva visitato i veggenti era presente all’apparizione. Proprio in quell’occasione la Regina della Pace diede la possibilità di toccare il suo manto e lei stessa testimoniò di aver sentito un brivido e affermò:
“Qui c’è qualcosa di miracoloso!”
E proprio quel giorno avvenne la guarigione miracolosa del piccolo Danijel Setka.
Noi siamo cresciuti in Jugoslavia sotto il comunismo. Era molto diverso che in Italia. Da noi non c’era libertà di fede. Siamo potuti andare alla Messa la domenica, una volta in settimana per un’ora e non di più.
Il resto della vita religiosa era solo dentro le nostre case. I genitori ci hanno insegnato a pregare. Si pregava il Rosario la sera tutti insieme. Non ci hanno parlato tanto di fede per paura che noi bambini potessimo parlarne a scuola e poi loro potessero avere problemi e potessero perdere casa o lavoro. Perchè sotto il comunismo niente è tuo.
Nella situazione in cui sono cresciuta non avevo mai sentito parlare di Lourdes e di Fatima. Non sapevo che la Madonna potesse venire sulla terra. Ho pensato che la Madonna è in cielo e noi possiamo solo pregarla.
Quando Ivanka mi ha detto che pensava che la Madonna fosse sulla collina ho risposto in un modo un pò duro. Le ho detto: “Sì, la Madonna non ha niente da fare e così è venuta a vedere cosa facciamo io e te”.
Ho lasciato Ivanka in quel luogo e ho voluto tornare a casa. Ma quando ero vicina alle prime case ho sentito dentro di me una chiamata così forte a tornare indietro. Quando sono tornata ho visto Ivanka allo stesso posto.
Lei mi ha detto: “Guarda adesso, per favore”. In mezzo ad una distesa di sassi ho visto una Signora con un vestito grigio lungo con un Bambino in braccio.
Tutto era strano, perchè sulla collina non andava nessuno. Non c’era la stradina che hanno fatto i pellegrini con i piedi. Non sarebbe andato nessuno con un abito lungo ed un Bambino in braccio.
Sentivo assieme tutte le emozioni che esistono: paura e gioia; non capivo se ero viva o morta. C’era confusione dentro di me.
Sono scappata senza guardare se Ivanka era dietro di me o dove era. Volevo solamente scappare.
A casa ho trovato mia nonna. Le ho detto subito: “Penso di aver visto la Madonna”. Lei mi ha risposto: “Prendi il Rosario, vai in camera tua e prega. Lascia la Madonna in cielo dov’è”. Non avevo forza per discutere e di spiegarle. Volevo fare così; volevo stare sola in preghiera.
Solo così ho avuto pace.
Il giorno seguente ho aiutato i miei zii come tutti gli altri giorni e non ho avuto la possibilità di vedere gli altri veggenti. All’ora in cui il giorno prima avevo visto la Madonna ho sentito di nuovo quella chiamata dentro di me. Ho detto ai miei zii che dovevo andare sotto la collina, perchè qualcosa mi chiamava e io non capivo. Sono venuti con me, perchè avevano la responsabilità e volevano sapere cosa stava succedendo. Quando siamo venuti sotto la collina quasi metà di questo paese era lì. Con ogni veggente era venuto qualcuno.
Abbiamo visto la Madonna allo stesso posto. Questa volta non aveva il Bambino in braccio.
Quel giorno, il 25 giugno 1981, è stato il primo giorno che siamo andati vicino alla Madonna. Lei si è presentata e ha detto: “Figli Miei, non dovete avere paura di Me. Io sono la Regina della Pace”.
Così sono iniziate le apparizioni giornaliere.
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