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Il miracolo di San Gennaro è avvenuto in extremis: i fedeli hanno pregato incessantemente

Alla fine il miracolo di San Gennaro è avvenuto

San Gennaro ha “risposto” alle tante preghiere…

Ieri mattina, il famoso miracolo della liquefazione, non era avvenuto.

Invece, dopo una giornata intera di preghiere e l’intonazione costante dell’antico canto delle parenti di San Gennaro, lo scioglimento del grumo di sangue solido è avvenuto.

Il miracolo di San Gennaro è avvenuto in extremis

Il prodigio sarebbe accaduto ieri pomeriggio alle 17.59.

LEGGI ANCHE: San Gennaro: storia, prodigi e miracolo del sangue (preghiera per ottenere grazie)

Eccezionalmente celebrato sull’altare maggiore della Cattedrale napoletana, e non come di consueto nella Cappella a Lui dedicata per le norme anti covid, il consueto sventolio del fazzoletto bianco quest’anno è stato affidato al deputato Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, membro della Deputazione della Cappella di San Gennaro. Dopo una giornata, dove tutti i tentativi sembravano andare a vuoto e il sangue era completamente solido come spiegavano dall’Altare del Duomo di Napoli, il miracolo San Gennaro si è fatto attendere ma è arrivato e ha fatto tirare un respiro di sollievo. Sicuramente, quello di oggi è un evento che inciderà positivamente sul morale dell’intera comunità. Ora si può ripartire: in vista della fine e dell’inizio di un nuovo anno, l’avvenuto prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro può essere di buon auspicio come ha ricordato questa mattina Don Doriano De Luca:

«San Gennaro parla al nostro cuore e alla nostra intelligenza. Il miracolo laico parla di comunità, solidarietà e libertà e la nostra città deve rinascere su questi principi».

Quello di San Gennaro, è simbolo dell’impossibile che diventa possibile, che fa secco il principio della realtà. Alle 19, la teca con le ampolle del sangue del Santo Patrono di Napoli è stata riposta nella cassaforte d’argento della Cappella. Secondo la tradizione, il terzo miracolo di San Gennaro avviene ogni anno il 16 dicembre in ricordo dello scampato pericolo della città di Napoli dall’eruzione del Vesuvio del 16 dicembre 1631, quando, secondo i fedeli, l’esposizione in processione del sangue e del busto di San Gennaro al ponte dei granili fermò il magma che minacciava di distruggere la città. Il mancato miracolo è associato da sempre a grandi sciagure per la città di Napoli e non solo. Oggi Napoli però, non ha nulla da temere perché San Gennaro si è dilungato di qualche ora ma il miracolo è avvenuto.

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