Non meno di 130 santi e beati avrebbero manifestato, nel corso della loro vita, la capacità di sollevarsi in cielo, spesso nel corso di estasi mistiche o durante la Messa. La Chiesa considera con prudenza questi racconti, che fanno spesso parte della leggenda aurea dei santi, ma che talvolta si rivelano più importanti. San Martino di Porres (1579-1639), oltre al dono della levitazione era dotato di quello della bilocazione, vale a dire che secondo testimonianze congiunte era presente simultaneamente in due luoghi distinti. Era pure dotato del dono del teletrasporto, passava attraverso le porte chiuse.
Alcuni dei più grandi santi, tra cui diversi dottori della Chiesa, figurano tra questi. E sono rari coloro che hanno apprezzato questo strano dono, fonte di numerose gatte da pelare.
San Giuseppe da Copertino (1603-1663) è forse il più celebre dei santi volanti. Levitava spesso mentre celebrava la messa, ma gli capitava pure di volare all’esterno. I suoi voli dall’altare sono stati visti da numerosi fedeli. La Chiesa l’ha indicato come santo patrono dei piloti e degli aeropasseggeri. Lo si evoca altresì in vista degli esami scolastici. Ludovico Mazzanti, San Giuseppe da Copertino in levitazione alla vista della basilica di Loreto
Santa Cristina l’Ammirabile (1150-1224) rivelò questo dono durante i proprî funerali. Il suo corpo si innalzò fino alla volta della chiesa, dove restò sospeso. Tornata alla vita, la meschina passò un periodo molto difficile, poiché la guardavano come una posseduta. La si vide talvolta appollaiata in cima agli alberi o sulla vetta dei campanili, dove tendeva a nascondersi agli sguardi.
San Francesco Saverio (1506-1552) avrebbe passato parecchio del suo tempo sospeso tra terra e cielo. Secondo i racconti del padre Bouhours, egli era «in stato di contemplazione profonda e in preghiera, e restava sospeso a mezz’aria con dei raggi attorno al viso». «[…] Si elevava poco a poco da terra e, preso da un sacro stupore, non si riusciva a guardarlo in viso, tanto questo diventava luminoso. […] Quando gli si parlava delle cose di Dio, si perdeva in esse e il suo corpo saliva da sé verso l’alto» – dicono dei testimoni. Jacques-Émile Lafon, Affresco della cappella di San Francesco Saverio nella Chiesa di Saint-Sulpice (Parigi).
San Pietro d’Alcantara (1499-1562), francescano contemporaneo di santa Teresa d’Avila, si alzava dal suolo fino ai rivestimenti del coro della chiesa, durante le sue estasi, e sprizzava raggi di luce. Si racconta che una delle sue levitazioni sarebbe durata più di tre ore. Bernardo Strozzi, Un miracolo di Pietro di Alcantara.
San Domenico (1170-1221), fondatore dei Frati predicatori (o domenicani), fu sorpreso in estasi davanti all’altare della cappella di un monastero benedettino a Castres, dove si trovava allora, sospeso ad alcune decine di centimetri dal suolo. Il fenomeno si riprodusse ancora diverse volte mentre diceva messa. Claudio Coello, San Domenico.
San Francesco d’Assisi (1184-1226) poteva restare sospeso in aria a un’altezza che oscillava tra 130 e 180 centimetri. Alle volte saliva così in alto che frate Leone non riusciva neanche ad agguantarlo per i piedi per riportarlo al suolo. San Francesco era allora circonfuso di un alone luminoso. Bartolome Esteban Murillo, Stan Francesco d’Assisi riceve le stigmate.
Sant’Ignazio di Loyola (1491-1556) era soggetto ad ascensioni luminose estatiche: fu osservato in segreto, durante le sue orazioni, e si racconta che la sua camera si riempisse di luce mentre il santo, inginocchiato con le braccia in modo crucis, si elevava. Rubens, Sant’Ignazio di Loyola.
Santa Teresa d’Avila (1515-1682) levitava alle volte per il tempo di un’ora circa, in uno stato di estasi mistica che lei chiamava “la visitazione spirituale”: «Se volevo resistere, mi pareva di sentire sotto i miei piedi delle forze pazzesche che mi alzavano; non saprei a cosa rassomigliarle. […] Da principio, lo confesso, ero presa da una paura smodata, vedendo il mio corpo alzarsi così da terra. […]». Così avrebbe testimoniato. François Gérard, Santa Teresa (part.).
San Pio da Pietrelcina (1887-1968) portava le sigmate, era dotato del dono della bilocazione ed era pure capace di levitare. Si racconta che verso la fine della sua vita si elevasse in modo quasi sistematico al momento della consacrazione eucaristica. Domandava allora al sagrestano di restargli accanto per trattenerlo al suolo dal cordone.
Sant’Alfonso Maria De’ Liguori (1696-1878) fu elevato sotto gli occhi di tutta la congregazione a più piedi dal suolo, mentre predicava nella cattedrale di Foggia.
San Giovanni della Croce (1542-1591). Si racconta che quando discuteva dei misteri della Santa Trinità con santa Teresa d’Avila si elevasse, preso da un repentino rapimento estatico, trascinando con sé la sedia su cui era seduto. In un simile momento di torpore mistico, Teresa pure si elevò, accompagnando in un medesimo volo il suo santo visitatore. Pedro De Sierra, Statua di Giovanni della Croce al museo diocesano di Valladolid.
San Bonaventura (1221-1274) apparteneva all’ordine dei frati minori. È uno dei pilastri della teologia cristiana nel medio evo, nonché dottore della Chiesa (come Tommaso d’Aquino), che lo sorprenderà in stato di levitazione una sera del 1260. Francisco de Zurbarán, La preghiera di san Bonaventura per la scelta del nuovo Papa.
Sant’Agnese di Boemia (1211-1282) ebbe un’esperienza di levitazione il giorno dell’Ascensione: scomparve dalla vista delle pietrificate consorelle per più di un’ora.
Gilles de Santarem (1185-1265) è un domenicano di Coimbra che levitò in estasi davanti a decine di persone. Queste si ammucchiarono le une sulle altre, per vederlo, al punto che demolirono una parte del tetto della sua cella.
Santa Elisabetta di Ungheria (1207-1231) è una santa ungherese sposata al principe Louis di Turingia. Prese l’abito del terz’ordine alla di lui morte nelle crociate, e dedicò la sua vita al servizio dei poveri. Si narra che fu sorpresa in levitazione mentre si prostrava davanti a una statua della Vergine.
San Filippo Neri (1515-1595) s’elevava frequentemente dal suolo mentre celebrava la messa. Si elevava fino a 5 o 6 metri e quasi toccava il soffitto. Mentre pregava per la guarigione di un malato, più testimoni dichiarano di averlo visto sollevarsi, il corpo trasudante luce. Lo hanno visto così, sospeso e luminoso, pregando nella Basilica Vaticana davanti alla tomba di san Pietro. Filippo Neri era così imbarazzato di farsi vedere così in pubblico che si sforzava talvolta di scorciare le preghiere per prevenire ogni volo davanti a testimoni.
Il Beato Franco (?-1291) è un frate italiano che visse nel XIII secolo. Si narra che si elevasse in una luce così radiosa che gli altri frati credettero a un incendio: quando entrarono nella sua cella sorpresero Franco, gli occhi al cielo, la bocca socchiusa e le mani giunte, il corpo sollevato da terra per un’estatica visione della Vergine.
Fonte it.aleteia.org/Giovanni Marcotullio
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