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Il neo cardinale festeggia con 300 poveri a cena e…. si presenta Papa Francesco. Che si mangia?

In Vaticano senzatetto le persone disagiate a tavola con il neo-cardinale polacco. E a sorpresa arriva Francesco per mangiare con loro
L’Elemosiniere pontificio Konrad Krajewski lo aveva detto subito dopo il sorprendente annuncio di Papa Francesco che lo aveva incluso nell’elenco dei nuovi cardinali: «Questa porpora è per i poveri e i volontari, io non ho alcun merito». E così, all’indomani della berretta rossa ricevuta in San Pietro dalle mani di Bergoglio, “don Corradoˮ ha voluto festeggiare il cardinalato invitando a cena oltre duecento persone povere, disagiate o senzatetto, ospitate nella mensa dei dipendenti del Vaticano. I biglietti d’invito sono stati recapitati ai senzatetto delle stazioni o distribuiti attraverso la Comunità di Sant’Egidio.
Serviti e assistiti da 80 volontari che già collaborano con l’Elemosineria apostolica nel distribuire cibo a chi è in difficoltà o ai senzatetto nelle stazioni ferroviarie romane, dai diaconi permanenti e dalle suore di Madre Teresa, i poveri si sono messi a tavola in una grande sala, nel tardo pomeriggio del 29 giugno, festa i santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, dopo che la  mattina Krajewski ha concelebrato la messa insieme a Francesco , con i nuovi porporati e con i 28 arcivescovi metropoliti che hanno ricevuto il pallio.

Ma la sorpresa è stata, alle 18.30, l’arrivo di Papa Bergoglio, che ha festeggiato i fondatori della Chiesa di Roma e il nuovo cardinale “don Corradoˮ sedendosi a mensa con i poveri. «Guarda Corrado che non sono venuto per te, ma sono venuto per loro!», ha detto il Pontefice prima di prendere posto a tavola. A servire la cena c’era anche tutto il personale dell’Elemosineria insieme ad una quarantina di parenti e amici del neo-cardinale arrivati dalla Polonia.

Nella recente intervista con il vaticanista della Reuters Phil Pullella, Francesco ha spiegato di considerare l’Elemosiniere la “longa manusˮ del Papa per i poveri e ha dichiarato di averlo voluto includere per questo motivo nel collegio cardinalizio, anche se l’Elemosiniere fino ad oggi non era porporato.

 

di Andrea Tornielli per Vatican Insider

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