Si attendono le decisioni del governo per limitare gli spostamenti delle persone e dare un freno ai contagi da coronavirus. I numeri restano impressionanti. Le Regioni propongono di non chiudere le palestre e lasciare i locali aperti fino alle 24. In Italia altri 10.925 casi registrati in un giorno, su 165mila tamponi. Venerdì picco di contagi nel mondo: 400mila casi in 24 ore, non era mai successo.
In vista delle nuove norme anti-Covid e della necessità di garantire il distanziamento sociale a chi utilizza i mezzi pubblici, Paola De Micheli ha aperto al possibile utilizzo di bus turistici per il trasporto pubblico. “Da parte nostra c’è massima disponibilità. Ci sono già 1.628 bus turistici in circolazione e siamo disponibili a potenziare il sistema” del Trasporto Pubblico Locale, ha detto il ministro dei Trasporti.
Una manovra da 40 miliardi
Arrivano altri 40 miliardi per contrastare gli effetti della pandemia. La manovra 2021, appena approvata “salvo intese” dal consiglio dei ministri, ma che per vedere la luce nell’articolato completo richiederà probabilmente ancora una decina di giorni, conterrà ancora una volta misure per far fronte all’emergenza coronavirus, per limitarne l’impatto sul mondo produttivo e del lavoro, per rafforzare e mettere in sicurezza la sanità e allo stesso tempo per stimolare la ripartenza del Paese.
Prorogata la cassa integrazione Covid
Proroga della cassa integrazione Covid e conseguente blocco dei licenziamenti per chi la utilizza, prolungamento della decontribuzione al Sud per 5,7 miliardi e del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno per un altro miliardo, proroga delle garanzie per le imprese, sostegno ai lavoratori e ai settori più colpiti, sono solo alcuni degli interventi che verranno ‘duplicati’ a partire dal primo gennaio.
Arriva l’assegno unico per i figli
Da luglio partirà l’assegno unico per i figli, che – destinato anche ad autonomi e incapienti – sostituirà ed arricchirà le detrazioni per i figli a carico e gli attuali bonus a favore di mamme e bambini. L’assegno si sommerà sul fronte fiscale agli sgravi per l’assunzione dei giovani under 35 e al rifinanziamento del taglio del cuneo, ovvero ai cosiddetti 100 euro in busta paga, che da gennaio, con un esborso aggiuntivo per lo Stato di circa 1,8 miliardi, diventeranno strutturali anche per i redditi da 28mila a 40mila euro.