Il Santo Padre appena giunto nel Santuario per celebrare la Messa si è soffermato brevemente nella Sala dei 12 Apostoli, dove è esposta l’immagine della Vergine Aparecida. Qui ha recitato una breve preghiera durante la quale ha affidato alle mani della Madonna i ‘nostri’ e ‘tuoi’ giovani. Nella celebrazione Francesco ha sottolineato tre semplici atteggiamenti:
mantenere la speranza, lasciarsi sorprendere da Dio, e vivere nella gioia». “Quanta gioia mi dà venire alla casa della Madre di ogni brasiliano, il Santuario di Nostra Signora di Aparecida! – ha esordito il Pontefice -. Il giorno dopo la mia elezione a Vescovo di Roma ho visitato la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, per affidare alla Madonna il mio ministero di Successore di Pietro. Oggi ho voluto venire qui per chiedere a Maria nostra Madre il buon esito della Giornata Mondiale della Gioventù e mettere ai suoi piedi la vita del popolo latinoamericano”.All’inizio della Messa, il cardinale Raimundo Damasceno Assis, presidente della Conferenza episcopale brasiliana ha fato dono al Papa di una riproduzione lignea della Madonna di Aparecida. “Il colore nero dell’immagine, secondo gli studiosi, è probabilmente il risultato del fango del fiume e del fumo delle candele. Ma è stato anche interpretato come un riferimento alle sofferenze dei poveri e degli esclusi, specialmente del popolo nero, nel corso della storia del Brasile.
Al termine della Celebrazione Papa Francesco ha consacrato il suo Pontificato a “Nostra Signora Aparecida”. A seguire il testo della preghiera di consacrazione in una traduzione riportata dalla Radio Vaticana:
O Maria Santissima,
per merito di Nostro Signore Gesù Cristo, nella Tua amata immagine di Aparecida, spargi innumerevoli benefici su tutto il Brasile.
Io, anche se indegno di far parte dei Tuoi figli e figlie, ma pieno di desiderio di partecipare dei benefici della Tua misericordia, prostrato ai Tuoi piedi,
ti consacro la mia mente, perché pensi sempre
all’amore che meriti; ti consacro la mia lingua
perché sempre Ti lodi e diffonda la Tua devozione;
ti consacro il mio cuore perché, dopo Dio, Ti ami sopra ogni cosa.
Accoglimi, o Regina incomparabile, Tu che Cristo Crocifisso ci ha donato per Madre, nel beato numero dei tuoi figli e figlie; accoglimi sotto la tua protezione, soccorrimi in tutte le mie necessità spirituali e temporali,
soprattutto nell’ora della mia morte.
Benedicimi, o Cooperatrice Celeste, e con tutta la tua potente intercessione, rinfrancami nelle mie debolezze affinché, servendoTi fedelmente in questa vita, io possa lodarTi, amarTi e renderTi grazie in cielo, per l’eternità.
E così sia!
Redazione Papaboys
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