Non è neanche il tempo di una generazione. In due anni quasi non c’è neppure il tempo per conoscersi, eppure Papa Francesco ha centrato il bersaglio. Papa Francesco è seguito dai giovani. Non è semplicemente ascoltato, non è che a loro piace come parla o come è. È sequela piena. Loro vanno dove va lui. Non solo i ragazzi di parrocchia. Ma i ragazzi. I giovani d’oggi. La categoria più contesa e più classificata da noi grandi. Come fa? Fa normale. Non fa nulla. Fa quello che è: un sacerdote, il parroco Francesco. Un altro Cristo nei sacramenti, un pastore, un padre, un uomo più grande, insomma, lui. Normale, ordinaria, pienezza di vita normale e ordinaria. Vita di sacerdote e papa. Parla di Cristo. E Cristo se lo vedi, se lo ascolti, ti incanta, lo ami. E i ragazzi seguono solo chi amano.
Un’altra cosa. Papa Francesco parla ai giovani guardandoli con gli occhi pieni di sguardi, li guarda e li trova belli e degni di un annuncio che lui chiama vangelo, parola di Dio, Gesù. E crede che loro se lo meritino un annuncio così: vita speranza amore. Non è questa la gioventù? La normale gioventù? Nessuna categoria ma un annuncio a tu per tu. L’annuncio cristiano è così: un invito personale.
Parla loro di beatidutini e dell’avventura della ricerca della felicità; di Gesù non come regola morale ma come via per la felicità. Roba per giovani, roba da tornare giovani. Perché la gioventù è vita in abbondanza e vita in abbondanza è la promessa di Gesù. Eccolo l’incrocio in cui Papa Francesco ha aspettato i giovani. E loro sono arrivati. Sete di infinito. Deporre le maschere. Decisioni vere nel loro cuore.Partiti per vedere Dio. Amati in modo incondizionato. Lo sguardo di amore di Cristo vi accompagni per tutta la vostra vita. Non abbiate paura di un amore vero. Siate rivoluzionari. Ho fiducia in voi giovani. Abbiate il coraggio di essere felici.
Queste parole andrebbero tutte virgolettate. Sono stralci del messaggio semplice e bello che il papa ha lasciato ai giovani per Cracovia. Insomma sono le parole con cui il Papa ha taggato i cuori dei giovani perchè possano trovare subito lui, subito Gesù, non appena qualcosa o qualcuno vorrà spegnere quello che sono.
Di Don Mauro Leonardi
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