Papa Francesco è arrivato nella capitala del Kenya, Nairobi, prima tappa della suo XI Pellegrinaggio apostolico internazionale, mercoledì 25 novembre alle ore 17.00 (locale), le 15 in Italia. Il velivolo Alitalia AZ A330 in 7 ore 15 minuti, tra Roma e Nairobi, ha coperto 5.389 km. Dopo l’atterraggio l’aereo si è fermato nella piazzola antistante il Padiglione Presidenziale e subito, come abituale, sono saliti sul velivolo per il Benvenuto il Capo del Protocollo e il Nunzio Apostolico, mons. Charles Daniel Balvo.
Dopo la presentazione delle Delegazioni il Papa e il Presidente si intratterranno per alcuni minuti nel Padiglione Presidenziale, dove il Santo Padre apporrà la sua firma sul Libro d’onore. Da questo momento del Seguito Papale fanno parte: Mons. Philip A. Anyolo, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Kenya (KCCB) e Vescovo di Homa Bay; il Card. John Njue, Arcivescovo di Nairobi; Mons. Charles D. Balvo, Nunzio Apostolico e Mons. Marco Ganci, Consigliere della Nunziatura Apostolica. Al termine, dall’Aeroporto Internazionale “Jomo Kenyatta”, il Santo Padre si trasferirà in automobile alla State House (19 Km) per la Visita di cortesia al Presidente del Paese, Uhuru Kenyatta
Aeroporto Internazionale “Jomo Kenyatta” di Nairobi.L’aeroporto dista 16 km dalla capitale Nairobi ed è uno degli scali più frequentati dell’Africa orientale, sia da voli cargo che da voli turistici. Costruito nel 1958, ha subito vari interventi di ampliamento, l’ultimo dei quali nel 2005. Negli ultimi anni l’aerostazione ha acquisito una notevole importanza per il traffico aereo dell’intero continente africano.
Mons. Charles Daniel Balvo (Brooklyn, 29 giugno 1951) è un arcivescovo statunitense, ordinato sacerdote per l’arcidiocesi di New York il 6 giugno 1976 dal vescovo di San Diego Leo Thomas Maher. Il 1º aprile 2005 è stato nominato Nunzio apostolico in Nuova Zelanda, Isole Figi, Isole Marshall, Micronesia, Vanuatu, Tonga, Kiribati e Palau, e consacrato arcivescovo con il titolo personale di Castello il successivo 29 giugno dal cardinale Edward Michael Egan, co-consacranti gli arcivescovi Gabriel Montalvo Higuera e Celestino Migliore. Successivamente è stato nominato Nunzio apostolico nelle Isole Cook (25 marzo 2006), nelle Samoa (1º aprile 2006) e a Nauru (30 gennaio 2007). Infine, il 17 gennaio 2013 è stato nominato Nunzio apostolico in Kenya ed Osservatore permanente presso gli organismi delle Nazioni Unite per l’ambiente e gli insediamenti umani con sede a Nairobi. Il successivo 21 dicembre è stato nominato anche primo Nunzio apostolico nel Sud Sudan.
LA PARTENZA DA ROMA DI QUESTA MATTINA
Papa Francesco e’ arrivato alle 7 e 40 all’aeroporto di Fiumicino ed alle 8.01 l’aereo papale è decollato alla volta del Kenya, prima tappa del viaggio apostolico che lo portera’ anche in Uganda e nella Repubblica Centrafricana. L’arrivo all’aeroporto internazionale “Jomo Kenyatta” di Nairobi e’ previsto alle ore 17 locali (15 italiane). Con la sorveglianza dall’alto di un elicottero della polizia, il Pontefice e’ giunto a bordo della Ford Focus del Vaticano che si e’ fermata in pista, a pochi metri dall’airbus A330-200 dell’Alitalia “Giotto”, con cui sta volando per Nairobi. Papa Francesco, sempre con la consueta borsa nera nella mano sinistra, e’ stato accolto, tra gli altri, da mons. Reali, vescovo della diocesi di Porto-Santa Rufina, nella cui giurisdizione si trova l’aeroporto di Fiumicino e da altre autorita’ civili e militari, con le quali si e’ intrattenuto cordialmente. Subito dopo il Pontefice, sorridente, e’ salito di buona lena sulla scaletta e prima di entrare nell’airbus ha salutato i presenti con un cenno della mano.
Il telegramma del Papa al Presidente italiano Mattarella
Il Papa, come e’ tradizione per ogni viaggio internazionale del pontificato, ha inviato un messaggio al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. “Nel momento in cui mi accingo a compiere un viaggio apostolico in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana, mosso dal vivo desiderio di incontrare i fratelli nella fede e gli abitanti di quelle care nazioni – si legge nel telegramma – mi e’ gradito rivolgere a Lei, signor presidente, l’espressione del mio deferente saluto che accompagno con fervide preghiere per il bene e la prosperita’ dell’intero popolo italiano”.
Il messaggio del Presidente Mattarella al Papa
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Questa il messaggio del Presidente Mattarella inviato a Papa Francesco: “Desidero farle pervenire il mio piu’ sincero ringraziamento per il messaggio che ha voluto cortesemente indirizzarmi nel momento in cui si accinge a partire per il viaggio apostolico in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana. L’Italia e la comunita’ internazionale guardano con grande attenzione al suo primo viaggio nel continente africano, il cui potenziale di crescita e sviluppo e’ tuttora ostacolato da guerre, instabilita’ politica, poverta’ e allarmanti disuguaglianze sociali. La sua presenza sara’ di sostegno e incoraggiamento alle locali comunita’ cristiane e rechera’ un importante segnale di pace, fraternita’ e dialogo ai paesi visitati e all’intero continente, fornendo altresi’ un prezioso messaggio di speranza per il futuro. Mi e’ gradita, Santita’, l’occasione per rinnovarle i sensi della mia piu’ profonda stima e considerazione”.
Redazione Papaboys (Fonti it.radiovaticana.va/ blog Il Sismografo)
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Poesia Natale 2015
Questa bella festa di Natale porta sempre una fantastica atmosfera, fiocchi di neve e gelo,
che spettacolo vedere gli alberi innevati chi si alzano verso il cielo.
Questa magica festa crea una preziosa armonia, ci dona il calore dell’amore,
con dolcezza da far arrivare alle persone in difficoltà, per scaldare il loro cuore.
Lo splendore di Gesù bambino, ci illumini per avere una buona e onesta tenerezza,
assieme al rispetto, nutrimento ideale per le nostre famiglie, che fa fiorire serenità e bellezza.
Nelle famiglie prevalga sempre nobili sentimenti e la collaborazione,
ci sia amore, bene, affetto e gentilezza in ogni azione.
Questo stupendo Natale, ci dia la sapienza per costruire ponti verso gli altri, portare aiuto, ospitalità e accoglienza,
con generosità, far sparire la sottocultura dei muri mentali, porle la mano all’altro e una carezza.
Questo Natale meraviglioso, ci aiuti a osservare i bambini, non hanno barriera, hanno una visione pulita,
con naturalezza stanno bene insieme, un bell’esempio come fare per costruire un mondo migliore, con più amore per la vita.
La stella cometa, porti la luce, illumini nostra madre terra, ci sia un’equa distribuzione delle risorse e seminare in grande quantità,
il bene, l’amore, l’onestà e speranza, per combattere la cultura dello scarto e avere cura degli ammalati, poveri, vecchi, disagiati, con umiltà.
Questo splendido Natale, ci indichi la via del contagio, dei veri valori,
c’è nè tanto bisogno, per vincere l’indifferenza, con la globalizzazione della solidarietà e serenità in tutti i cuori.
Questo Natale, ci faccia ricordare che il sole quando splende sulle campagne, fa sbocciare le diversità,
come nel genere umano, che è ricco di persone diverse, con tante belle qualità.
Con entusiasmo e semplicità, amore e bontà, festeggiamo il Natale,
nella famiglia umana ci sia uguaglianza, libertà, serenità, pane, amore, pace e giustizia sociale.
In questa speciale festa, uniamoci tutti insieme sotto l’albero più bello,
i suoi frutti universali sono, i diritti, i valori, la pace, la vita e l’amicizia trionfi nel mondo, allora sarà Natale per ogni nostra sorella e fratello.
Francesco Lena
Via Provinciale,37
24060 Cenate Sopra (Bergamo ) tel. 035956434
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Poesia
Il vecchio
Vecchio, porti dentro un tesoro di umanità,
sei una sorgente di saggezza e di semplice umiltà.
Vecchio, sei l’albero fonte di vita e di una grande bellezza,
i tuoi frutti sono i valori, che sai trasmettere con dolcezza.
Vecchio, sei la sede della sapienza, con un delicato amore sai donare,
ogni momento vissuto insieme porta gioia, il tuo sapere è per tutti salutare.
Guardare negli occhi il vecchio è più che vederci, sono lo specchio della verità,
trasmettono cose meravigliose, luce, tenerezza e infinita bontà.
Vecchio, sei come il mare quando è calmo, che ha guardare, non si smetterebbe mai di ammirare,
porti pace, serenità e con generosità nel mondo, tanta speranza sai seminare.
Vecchio, sei come un grande albero piegato dal tempo, che si alza luminoso verso il cielo, non si può fare a meno d’amare,
la sua forma piena di belli e ricchi particolari, che subito tutti ti vogliono abbracciare.
Vecchio, il tuo sorriso speciale, ci apre il cuore,
ogni tua parola è piena di una dolce armonia, che ci trasmette tanto umano calore.
Se nelle nostre azioni, metteremo al centro la persona, il vecchio con tutte le sue magnifiche qualità,
salvaguardando sempre la sua dignità, sarà la strada giusta, per una società di alta civiltà.
Francesco Lena
Via Provinciale,37
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Poesia di Pasqua 2016
La colomba ci porti il sogno di una Pasqua, dove il calore del sole ci trasmette l’energia per costruire un mondo migliore,
disposti a offrire un posto di pace a chi sfugge dalle guerre, con sentito amore.
Il suono delle campane diffondano il sogno di una Pasqua, fiorita dove si respira aria di primavera e le persone sono piene di speranza,
con grande affetto sanno porre la mano agli anziani e ascoltare la loro saggezza.
Le stelle illuminino il sogno di una Pasqua, piena di luce, di relazioni di amicizia e di umanità,
sempre disposti ad accogliere i poveri, per condividere il pane con loro in una sentita solidarietà.
Il cielo ci trasmetta il sogno di una Pasqua, creativa e costruttiva, per la natura ci sia impegno per amarla,
per diventare custodi e non sentirsi padroni della nostra bella madre terra e di rispettarla.
L’universo ci porti il sogno di una Pasqua, piena di onestà, quella vera che ha l’abito ricco di umanità,
Che ci rende nella vita più liberi, pronti a offrire, il bene, un sorriso, agli ammalati con umana semplicità.
L’agnello ci doni il sogno di una Pasqua bella, dove prevalga sempre infinita bontà,
investimento sicuro, con dolce armonia donare amore, una carezza ai bambini, per far sbocciare in loro la felicità.
L’uovo ci doni la sorpresa di una Pasqua di semina d’amore, svegliarsi all’alba con cuore aperto e generoso,
pronti ad aiutare gli altri e a portare la Pasqua in ogni cittadino bisognoso.
Il mare ci trasmetta il sogno di una Pasqua di unione, d'impegno a piantare in ogni parte del mondo l’albero dei valori,
quello che da frutti buoni in qualunque posto sia fatto crescere con amore.
Le montagne ci donino il sogno di una Pasqua solidale, dove le persone non siano giudicate, ma accettate le diversità,
da persone con i loro bisogni e dalla loro dignità.
La Pasqua più bella sarà, dove gli uomini rispetteranno le persone con le loro meravigliose qualità,
la dove manca il cibo non saranno più mandati strumenti di morte, le armi, ma pane da mangiare, con tanta umanità.
I fiori ci donino il sogno di una Pasqua di passione, dove ognuno di noi sa guardare oltre il colore dell’egoismo per aprirsi alle fragilità,
di vedere le meraviglie dei colori della vita, dell’arcobaleno della pace e del grande valore della solidarietà.
Se questi sogni si avvereranno con il nostro impegno e responsabilità,
per far trionfare la vita, il bene, allora ci sarà giustizia sociale e una bella Pasqua per tutta l’umanità.
Francesco Lena Via Provinciale, 37
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C’è bisogno di più rispetto e buon senso.
Vorrei vedere in TV, sui giornali, internet, dai cittadini in pubblico e in privato, comportamenti con maggior rispetto, sia nella società sia di sé e con gli altri, accompagnato anche da più umiltà e buon senso.
Si vedono troppi comportamenti negativi, girano insulti, volgarità, parolacce e titoli dispregiativi di ogni genere, che non fanno per niente bene a chi le dice e tanto meno agli altri. Bisognerebbe incominciare da quei politici e dai personaggi pubblici che ci danno un cattivo esempio, poi ci sono tanti cittadini con troppa aggressività, non adottano il minimo rispetto e buon senso, per sé per gli altri.
Se alla base di ogni persona, ci fosse più consapevolezza dell’importanza del rispetto e lo adottassero per sé e per gli altri, ci sarebbe sicuramente meno violenza nelle famiglie, con altri cittadini, nella società, che farebbe molto bene a tutti, porterebbe a una convivenza migliore più costruttiva e positiva, sia sul piano civile, sociale e culturale.
Allora io chiedo gentilmente, cari mezzi d’informazione, cara scuola di ogni ordine e grado, care istituzioni a ogni livello, care associazioni, care parrocchie, fate più informazione e formazione, alla cultura, del rispetto delle regole e in particolare al valore del rispetto della persona. Questo servirebbe per prevenire tante situazioni negative e di violenza, che purtroppo avviene ogni giorno nella nostra società.
Cari cittadini mettiamoci con grande responsabilità e impegno tutti insieme, in ogni luogo con le nostre piccole e grandi azioni a praticare la bella cultura del rispetto, per contribuire a costruire una società che sa cercare sempre il bene comune e tutto quello che ci unisce, dove prevalga sempre, il rispetto delle donne, rispetto per i bambini, rispetto per i vecchi, rispetto per tutte le persone fragili e che non manchi mai il rispetto del grande valore della vita.
Poi bisogna impegnarci con determinazione per far vincere la buona e bella politica e dire ad alta voce dei si, si all’onestà, si alla verità, si alla solidarietà, si alla buona educazione, si al buon senso, si all’umiltà e al rispetto, si alla corretta e buona informazione.
Termino con la speranza che tutto questo si avveri per raggiungere l’obiettivo di una società più giusta, di alta civiltà, rispettosa di tutte le bellezze della natura, delle persone, dove si possa stare bene insieme, in famiglia ci sia una buona armonia, con quello della porta accanto ci sia collaborazione, in ogni luogo trionfi l’amicizia, se raggiunto sarebbe proprio un grande obiettivo.
Francesco Lena Via Provinciale, 37
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La collaborazione fa bene.
C’è bisogno di più collaborazione nella società, sia a livello generale, nazionale, che a livello locale e interpersonale. Vorrei vedere in circolazione, meno critiche negative, dispregiative, insulti, polemiche, queste seminano nella gente paure, divisioni o addirittura disgregazione e odio, che non fanno proprio per niente bene, ne a chi fa e tanto meno ai cittadini, anche i mezzi d’informazione meno volgarità e aggressività e più obiettività. Vorrei vedere praticata quella critica vivace, intelligente, costruttiva, creativa, propositiva e rispettosa dell’altro, questo sarebbe bello perché è il sale della democrazia, quella critica che unisce, che fa scattare e trionfare la collaborazione, quella che aiuta concretamente a elaborare insieme progetti per risolvere i grandi e piccoli problemi della gente, andrebbe praticata a tutti i livelli e in ogni luogo. Questa secondo me sarebbe la strada migliore da seguire, sia per chi sta al governo, sia per chi sta all’opposizione e per tutti noi cari cittadini e non perdere mai di vista come punto di riferimento i veri valori, per il bene del paese e del bene comune.
Le tante diversità politiche, di religione, di pensiero, d'idee, d’opinione, dovrebbero essere vissute come una grande ricchezza, civile, sociale, culturale, democratica e di libertà. Per rendere concrete la loro ricchezza di contenuti culturali, basterebbe uno sforzo mentale d’ognuno di noi, per tirar fuori le idee migliori che tutti abbiamo dentro, poi metterle in pratica ogni giorno e in ogni luogo, al servizio della comunità. Cosi si potrebbero contribuire a favorire una convivenza migliore, per una società che ci faccia stare bene insieme, nel dialogo sano e in un sincero costruttivo confronto, puntando a raggiungere, l’obiettivo di una civiltà più alta e più umana.
A livello generale, istituzioni, partiti, movimenti, religioni, c’è bisogno che sia praticata una bella politica, sana, trasparente, onesta, sincera, anche con più consapevolezza e apertura mentale, per saper affrontare, gestire al meglio i grandi problemi della società di oggi, esempio saper accogliere con umanità, ospitalità, aiutare con più efficacia chi è in condizioni di grande necessità, di fame, di bisogno di salute, di un tetto per dormire. Qui occorre darsi molto da fare per vincere la diffusa indifferenza, gli egoismi, per far prevalere l’impegno la responsabilità e la solidarietà, si favorirebbe la loro integrazione.
Cari cittadini bisogna proprio darsi una smossa, darsi da fare, aspirare e battersi per costruire una società che ci faccia sentire ed essere concretamente tutti uguali, tutti fratelli, cittadini a tutti gli effetti di questo mondo, dove ci sia veramente giustizia sociale e pace. Poi ognuno di noi in particolare a livello locale, dovrebbe praticare la bella e importante collaborazione, a partire dai, comuni, parrocchie, associazioni, cittadini, poi tutti insieme, valorizzare la solidarietà e la condivisione, questa è la via da seguire per costruire una comunità più unita, rispettosa dell’altro, collaborante, migliore e più giusta.
Francesco Lena Via Provinciale,37
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Poesia di Natale 2016
Anche quest’anno è arrivata la festa più bella, il Natale, porta sempre gioia e fa sognare,
ricordando la nascita di Gesù Bambino con la sua luce, ci apra gli orizzonti e una società più giusta si possa realizzare.
Questa festa speciale, porta freddo e neve e le bellezze della natura da ammirare,
da coltivare, rispettare, un’ equa distribuzione delle risorse e ogni persona abbia il pane da mangiare.
Questa simpatica festa, ci doni l’impegno per far si che i bambini non siano sfruttati e maltrattati,
ma possano avere il diritto di giocare, vivere sereni, con bontà e affetto essere amati.
Il Natale festa meravigliosa, faccia scoccare in noi la scintilla che accende la fiamma che scalda ogni cuore,
portare calore un sorriso e l’ascolto agli anziani, il tempo donato a loro è per tutti salutare.
In questo magnifico Natale assumiamo la responsabilità, di utilizzare l’intelligenza con pura onestà per amare,
sensa maltrattamenti, ma con umanità, dolcezza, voler bene alle donne, la loro dignità è da rispettare.
In questa dolce festa, vorrei che sparisse l’indifferenza e crescesse in ogni luogo l’albero della responsabilità,
con tanti rami, i suoi frutti siano, diritti e valori umani, per portare nel mondo giustizia sociale e solidarietà.
In questa splendida festa, sarebbe bello vedere fiorire nelle persone la gentilezza e la tenerezza,
da donare agli ammalati, assieme al diritto alle cure, un affettuoso abbraccio e una carezza.
In questo Natale, prendiamo l’impegno di raggiungere un grande obiettivo, quello di abolire la guerra,
portare nel mondo buona armonia, fratellanza e pace in ogni angolo della nostra madre terra.
C’è bisogno di un Natale con meno egoismo e più ospitalità, le persone siano salvate nel nostro mare,
diventi un luogo di vita, a questi fratelli, spunti l’alba per un futuro migliore, hanno il diritto di sperare.
La felicità non è vivere e sentirsi grandi in cima alla montagna con illusa superiorità,
Ma quella di essere umili, assieme agli ultimi, a condividere un pezzo di pane, li si trova, il valore della vita e umanità.
Se tutto questo con il nostro impegno, si avvererà e farà vincere nella società, l’amicizia, la pace e l’amore,
allora sarà per tutti sempre Natale e saremo sereni, in un mondo migliore.
Francesco Lena Via Provinciale,37
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Poesia
Pasqua 2017
Con la primavera c’è una fantastica atmosfera per festeggiare la Pasqua, le colline sono in fiore,
nell’aria si sentono i profumi, la natura si è risvegliata, tutto bello da ammirare.
Il sole fa sentire il suo calore, la sua luce ci illumini per essere rispettosi della terra, con le nostre azioni,
che è la nostra bella casa, dei nostri figli e delle future generazioni..
la colomba con il suo rametto d’olivo, ci aiuti a costruire nella vita vittorie che ci uniscono, nella solidarietà,
il vento spazzi via l’indifferenza per far prevalere l’impegno, di una cultura di pace, importante priorità.
La Pasqua illumini gli scienziati nelle loro ricerche e invenzioni, per costruire e trovare,
strategie per portare la pace in tutto il mondo, questa sarebbe l’arma vincente da progettare.
Vorrei una Pasqua, dove buttiamo via tutte le armi di distruzione, per ricominciare tutti ad amare,
le persone, i fratelli, il diverso, il vicino, sarebbe la più bella cosa da fare.
Ci vorrebbe una bella Pasqua creativa, che ci tenga allenati a essere campioni di vita, da valorizzare,
che è il bene più prezioso che abbiamo, il valore che nella nostra mente è da coltivare.
La mente funziona bene se è come il paracadute che si apre, allora si potrà scoprire il valore della diversità,
l’apertura ci fa vedere le meraviglie delle persone, la bellezza delle sue splendide qualità.
Vorrei una Pasqua luminosa, che ci dia la forza, per prendere coscienza delle persone più deboli, da aiutare,
i vecchi, i bambini, gli ammalati, i diversamente abili, gli immigrati, hanno la dignità da salvaguardare.
In questa felice Pasqua, ci vorrebbe che lo specchio diventasse magico e speciale,
quando ognuno va a specchiarsi ci sia la sorpresa , di vedere dentro, chi ha fame, chi soffre, che sta male.
Sarebbe una Pasqua di una bella riflessione, perché quello che si vedrebbe nello specchio,
potrebbe essere ognuno di noi.
Vorrei una Pasqua d’impegno, per saper ascoltare i più bisognosi, aiutare, condividere con tanta umanità,
soprattutto per guardare oltre il buio dei muri dell’egoismo, e a vedere la splendida luce della solidarietà.
La gioia della Pasqua, ci avvolga tutti in un grande e caloroso abbraccio, trasmetta serenità in ogni cuore,
porti a tutta l’umanità, pace, giustizia sociale, amicizia, amore e il bel sogno di un mondo migliore.
Francesco Lena Via Provincia,37
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Referendum sull’autonomia della Lombardia.
Vorrei dire ai nostri amministratori della Regione Lombardia, che i 50 milioni di euro di spese per il referendum si potevano risparmiare soldi dei cittadini lombardi.
La trattativa con il governo per avere più autonomia, si poteva chiederla a costo zero, come ha fatto l’Emilia Romagna senza bisogno di un referendum costoso per i cittadini lombardi.
Quei 50 milioni di euro li potevate risparmiare e adoperarli per migliorare i servizi sociali in Lombardia.
Vorrei anche chiedere agli amministratori regionali, cosa intendete fare per superare le liste di attesa, su visite e prestazioni sanitarie, sui ticket e sulle tante ore di attesa per gli ammalati ai pronto soccorso.
Che cosa intendete, fare per superare i grandi disagi dei pendolari sul trasporto ferroviario, ritardi, treni insufficienti, insicuri e magari anche poco puliti.
Che cosa intendete, fare per combattere le mafie, le corruzioni, l’illegalità e il lavoro nero in Lombardia.
Che cosa intendete, fare per la tutela e la difesa dell’ambiente, del territorio, dall’inquinamento, da frane, incendi alluvioni e dai periodi di siccità.
Che cosa intendete, fare per migliorare la sicurezza sia in casa sia fuori.
Che cosa intendete fare per aiutare gli agricoltori in difficoltà, in particolare quelli in collina e montagna.
Che cosa intendete, fare per migliorare l’assistenza per i cittadini più bisognosi, dai diversamente abili ai vecchi non autosufficienti e dare un aiuto alle famiglie che li assistono.
Cari amministratori regionali questi sono i problemi della gente dei cittadini da risolvere, altro che referendum.
Francesco Lena Via Provinciale, 37
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Poesia
Un bambino emigrato
Tu bambino, che sei La luce della vita, sei scappato da un paese in guerra,
sradicato dagli affetti dai parenti, amici e della tua amata terra.
Tu bambino, che sei la speranza della vita, ti sei trovato in cammino nel deserto,
toccavi la sabbia, guardavi il cielo invocavi acqua, avevi tanta sete e ti sentivi disperso.
Tu bambino, che sei il fiore della vita, sei salito su un gommone, hai attraversato il mare,
guardavi il sole, le onde burrascose e avevi paura, non vedevi l’ora di toccare terra e arrivare.
Tu bambino, che sei la gioia della vita, finalmente su un’isola a te sconosciuta sei arrivato,
una gentile, dolce e umana accoglienza di tanti bravi volontari hai trovato.
Tu bambino, che sei l’amore della vita, in quella drammatica avventura ti sei trovato,
colpa di una società egoista e malata, la mancanza di un’equa distribuzione dei beni disuguaglianze hanno creato.
Tu bambino, che sei la dolcezza della vita, la tua avventura ci a commossi, speriamo in più umanità,
scuota le coscienze, apra le menti, l’amore trionfi per tutti i bambini sulla terra, ci sia la pace e più solidarietà.
Francesco Lena
Via Provinciale,37
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Poesia di Pasqua 2018
Il dolce profumo della primavera è arrivato, creatività e tanti bei colori ha portato, da ammirare,
madre terra con i suoi frutti fa sognare, ci dona la meravigliosa Pasqua da festeggiare.
Sogno una Pasqua, dove fiorisce la verità e l’amore per la vita, da globalizzare,
ci sia onestà e rispetto per la dignità della persona, favorendo la diffusione di un clima cordiale.
Sogno una Pasqua, dove la luce del sole ci illumina, e, ci unisca nel dire basta armi, sì alla costruzione della pace in ogni angolo del mondo,
si scommetta su ideali sani, che aprano la mente e il cuore, per portare calore umano al fratello bisognoso.
Sogno una Pasqua, dove si pratica l’amicizia, con grande volontà la vera solidarietà,
valore umano, forte e bello, che porta alle persone armonia, gioia e serenità.
Sogno una Pasqua, dove ognuno pratica il bene e la bontà, fa buone azioni con semplicità,
portando con dolcezza una carezza, un abbraccio, un sorriso, ai bambini, vecchi e ammalati, con umanità.
Sogno una Pasqua, dove ognuno pratica etica morale, ecologica nella fratellanza, segue la luce interiore,
da forza per promuovere la globalizzazione dei valori umani, libertà, uguaglianza, giustizia, ci farebbe onore.
Sogno una Pasqua, dove si fanno meno discorsi ma più disposti ad ascoltare le persone che soffrono, con umanità,
portare loro dei diritti universali, diritto al cibo, alla salute, all’istruzione, attuando la vera fraternità.
Sogno una Pasqua, dove tutti insieme, con coscienza, ci mettiamo a sognare, ma sopratutto a fare,
per far si che arrivi la bella Pasqua, quella che ci fa stare bene ogni giorno insieme, a festeggiare.
Sogno una Pasqua, che ci fa guardare oltre il buio dell’egoismo, per vedere la luce della condivisione con generosità,
nel rispetto della dignità dei fratelli e sorelle, e, tutti i cittadini del mondo possano vivere meglio, nell’amore, nella speranza, nella pace con serenità.
Francesco Lena Via Provinciale, 37
24060 Cenate Sopra ( Bergamo ) tel. 035956434