Visita alla Moschea Blu. Poco prima Papa Francesco era arrivato alla Moschea di Sultan Ahmet, più nota come Mosche Blu (il programma ufficiale prevedeva che il Pontefice andasse prima a Santa Sofia, ma i due appuntamenti sono stati invertiti all’ultimo per rispetto verso l’ora di preghiera musulmana). Accolto dal mufti di Istanbul, Rahmi Yaran, il Papa ha attraversato il cortile e sull’ingresso della Moschea si è tolto le scarpe prima di entrare, seguendo la tradizione musulmana che vuole i fedeli scalzi in un luogo di preghiera.
La visita alla Moschea è stato il primo atto compiuto dal Pontefice dopo il suo arrivo a Istanbul. Con le mani giunte e il capo abbassato, Papa Francesco si è raccolto in silenzio. Nella Moschea Blu, si recò anche Benedetto XVI nel novembre 2006.
Nella sua visita alla Moschea Blu, ha riferito il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, il Papa è stato accompagnato dal Gran Muftì, da un altro Mufti e da due Imam. Entrando nella Moschea, il Gran Mufti ha spiegato al Papa alcuni versetti del Corano. Poi una volta giunti davanti al “mirhab”, la nicchia in marmo che indica la direzione della Mecca, il Gran Muftì ha spiegato al Pontefice altri passaggi del Corano e da dove viene la parola “mirhab”, parlando anche della figura di Zaccaria, della nascita di Giovanni, della nascita di Elisabetta e di Maria. A quel punto i due si sono presi alcuni minuti di silenzio. Padre Lombardi sottolinea che si è trattato di una “adorazione silenziosa”, perché durante la visita alla Moschea il Papa ha detto due volte “dobbiamo adorare Dio”, aggiungendo anche “non solo dobbiamo lodarlo e glorificarlo, ma dobbiamo adorarlo”.
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Nella delegazione apostolica che fu di Roncalli. Dopo le visite alla Moschea Blu e all’ex cattedrale bizantina di Santa Sofia, Papa Francesco è giunto alla delegazione apostolica di Istanbul, dove risiederà fino a domani. L’edificio fu sede di monsignor Angelo Roncalli, quando rappresentava la Santa Sede in Turchia (circostanza ricordata dalla toponomastica: la strada è denominata infatti “Papa Roncalli sokagi”). Nel giardino della delegazione, Francesco ha trovato ad attenderlo 50/60 persone delle comunità cattoliche locali (dei diversi riti) con i loro vescovi, e ha potuto concedere ad ogni rito rappresentato una foto di gruppo con lui. Il presidente dei vescovi turchi gli ha rivolto un saluto.
Nella città sul Bosforo, Francesco ha in programma un incontro con una delegazione della piccola comunità cattolica (53mila fedeli) e con il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.
Quindi, Papa Francesco – che ieri ad Ankara aveva incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ed il Gran Mufti Mehmet Gormez – visiterà Santa Sofia, la basilica trasformata in moschea dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453 e poi convertita in museo. Nel primo pomeriggio, alle 15.30 (in Italia le 14.30), si trasferirà alla cattedrale dello Spirito Santo, dove celebra la prima e unica messa pubblica della sua tre-giorni in Turchia.
La visita di Francesco in Turchia si concluderà domani, festa di Sant’Andrea, santo patrono degli ortodossi, con una celebrazione insieme a Bartolomeo. Ieri, parlando ad Ankara dinanzi alle massime autorità del Paese.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire
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