Il Patriarca ecumenico di Costantinopoli sarà al Cairo il 28 e 29 aprile, su invito del Grande Imam della Moschea di Al Azhar, Cheikh Ahmed Mohamed el-Tayyib, negli stessi giorni della visita di Papa Francesco. Una presenza significativa, che accomuna i cristiani e la loro testimonianza di unità come segno per la pace nel mondo, in questo momento difficile, quando soffiano venti di guerra.
Il Papa di Roma, il Patriarca di Costantinopoli saranno così vicini al Papa della Chiesa copta Tawadros, la cui comunità cristiana è stata colpita e ferita a morte dagli attentati dei fondamentalisti.
Bartolomeo I è stato invitato da el-Tayyib a partecipare alla Conferenza internazionale sulla Pace, durante la quale sono previsti gli interventi di Francesco e del Grande Imam. Della possibilità del viaggio in Egitto aveva parlato lo stesso Patriarca ortodosso a conclusione della Divina Liturgia di Pasqua, come riferito da Alberto Negri sul Sole 24Ore del 16 aprile. Bartolomeo aveva reso noto una lettera scritta a mano dal Pontefice, nella quale Francesco lo ringraziava per la sua amicizia augurandosi di rivederlo presto. Quindi il Patriarca aveva aggiunto: «L’occasione potrebbe essere molto vicina: sono stato invitato anch’io dall’Università di Al Azhar al Cairo e il 28 aprile potrei essere con Papa Francesco nella stessa occasione».
Fonti vicine al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli confermano a Vatican Insider che la decisione di accettare l’invito è stata presa e che Bartolomeo sarà al Cairo. L’amicizia tra i vescovi di Roma e Costantinopoli, successori degli apostoli e fratelli Pietro e Andrea, sono sempre stati molto cordiali. Francesco e Bartolomeo si sono recati insieme in Terra Santa, nel maggio 2014 e insieme hanno pregato nella basilica del Santo Sepolcro. Il Papa ha voluto che il Patriarca fosse al suo fianco qualche giorno dopo, nei giardini vaticani, durante la preghiera per la pace nella regione. Nel novembre successivo Francesco ha visitato la Turchia e ha partecipato alla festa liturgica per la memoria di sant’Andrea nella chiesa patriarcale del Fanar. Un anno fa, nell’aprile 2016, Bartolomeo ha invitato Francesco per una visita lampo nell’isola greca di Lesbos, dove si trova un grande campo profughi: si è trattato del primo viaggio interamente “ecumenico” di un Papa, perché Francesco è rimasto tutto il tempo a fianco del Patriarca di Costantinopoli e dell’arcivescovo ortodosso di Atene Hyeronimos, senza celebrazioni o incontri particolari per la comunità cattolica.
La presenza in contemporanea del Papa e del Patriarca ortodosso, all’incontro nella grande università sunnita, a pochi giorni dagli attentati che hanno insanguinato la Pasqua dei copti in Egitto è dunque un segno eloquente di unità e di vicinanza tra i cristiani di diverse confessioni, come pure esprime la volontà di dialogare insieme con quei musulmani che rifiutano la violenza e la giustificazione del terrorismo e delle stragi in nome della religione.
Fonte www.lastampa.it
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