“Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili”. Con queste parole e con questa ferma convinzione inizia la nostra professione di fede. Dio è onnipotente perché tutto può, perché dalle tenebre del nulla ha creato ogni cosa.
Tutta la creazione narra le meraviglie di Dio, loda il Suo santo nome. Ma la sua grandezza si manifesta in modo ancora più luminoso quando ricrea ciò che aveva creato, quando la sua misericordia bacia la miseria della creatura fatta “a sua immagine e somiglianza. Dio ricrea quando perdona, quando si spoglia della sua divinità per raggiungere la nostra umanità avvolta nelle tenebre del male e del peccato; quando separa nelle anime la pula dell’egoismo dal grana della bontà. «Sì, la misericordia e il perdono richiedono l’onnipotenza di Dio, quella stessa onnipotenza che ha creato il mondo e l’uomo! Dunque ogni esperienza di misericordia e di perdono è una vera e propria “creazione” o “ri-creazione”. Troppe volte abbiamo concepito misericordia e perdono come un “ togliere” , un “cancellare”! E’ ben di più donare vita nuova, futuro nuovo. Il perdono di Dio ci fa nuovi, ci ri-costruisce, perché non è “da Dio” togliere, ma è “da Dio” donare e creare ».
Il perdono ricevuto e donato rende l’uomo simile a Dio, lo avvolge d’onnipotenza. Infatti Gesù chiede anche a noi di essere “onnipotenti” come Lui nel donare misericordia. L’Evangelista Luca fa coincidere l’essere perfetti con “l’essere misericordiosi” come il Padre che è nei cieli.
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L’uomo misericordioso, lento all’ira è grande nell’amare, ricrea rapporti nuovi, scioglie i nodi del rancore, sradica la gramigna della vendetta e del risentimento. Conoscere meglio la misericordia di Dio e, più ancora, farne esperienza, ci renderà tutti più “umani”, condizione fondamentale per essere “santi”.
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Redazione Papaboys (Fonte www.nondisolopane.it/Don Luciano)